TRASPORTI

Con l’arrivo dei camion autonomi Waymo le Google-car saranno meno sole…

Alphabet continua l’offensiva sulla guida autonoma espandendosi nel settore della mobilità che riguarda le merci

Da quando il confronto tecnologico tra Alphabet (capogruppo di Google) e Uber sulla guida autonoma ha iniziato a trasformarsi in duello, il gigante di Mountain View non si stanca di premere sull’acceleratore delle iniziative per mettere all’angolo la rivale. E non intendiamo solo in tribunale, anche se forse è quello che fa più notizia. Perché ancora più interessanti sono le nuove iniziative che bollono in pentola, e ieri il sito Buzzfeed ha rivelato per primo che il reparto Waymo sta lavorando ai camion a guida autonoma.

A quanto si sa, i camion autonomi Waymo per ora sono in effetti un solo camion, che sta raccogliendo una mole di dati per il programma. E non sappiamo ancora se sia davvero un Man come nella foto di apertura (ma lo abbiamo scelto per l’intensa attività della casa tedesca nel lavorare alla connessione delle flotte di mezzi commerciali).

Quello che invece è certo è che Waymo, che ha ereditato il progetto delle Google car iniziato nel 2009 e che ormai è arrivato ad accumulare tre milioni di miglia in guida autonoma, non si stanca di cercare nuove opportunità per sviluppare soluzioni suscettibili di commercializzazione. E il settore dei mezzi commerciali offre certo grandi potenzialità.

Nel recente passato si è anche saputo che i tecnici americani hanno depositato alcuni brevetti miranti a gestire le consegne di pacchi lungo percorsi predefiniti. Così, Alphabet sembra sì voler migliorare la propria dotazione di soluzioni per contrastare grandi nomi nati grazie a internet come Uber Technologies, ma in questo caso anche come Amazon, che ormai rivaleggia per inventiva logistica con compagnie delle dimensioni di una FedEx o UPS.

Peraltro non si può non rilevare che mentre i progetti di Waymo e della sua capogruppo Alphabet sui mezzi commerciali si espandono, la rivale Uber invece sta mettendo la sordina alla sua unità Otto, nata proprio come società specializzata in tecnologia per camion. Una cosa che non può più sorprendere visto che era stata creata da quell’Anthony Levandowski transfuga proprio di Google dalla cui presunta attività di spionaggio industriale è nata la clamorosa causa tra Waymo e Uber che ancora deve trovare soluzione.


Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale Man