TRASPORTI

Scania e ABB E-Mobility aprono alla potenza della ricarica «MCS»

I partner hanno effettuato con successo il primo test del sistema Megawatt Charging System, che a vario titolo introdurranno nei prossimi mesi per rendere competitivi i camion al 100% elettrici anche su lunghe percorrenze

Nelle ultime settimane nel settore dei trasporti si sono segnalate per vivacità iniziative ed eventi collegati ai veicoli commerciali spinti da celle a combustibile, dall’America, dove in California c’era la principale fiera specializzata della regione, alla stessa Italia che spesso ritardataria però ha recentemente approvato un piano infrastrutturale per le stazioni di rifornimento di idrogeno con proprio i camion come priorità.

Ma chi replica con offerta di veicoli commerciali alimentati dalle sole celle per batterie ha buoni motivi ora per far leva su una tecnologia che si propone come essenziale specie per i camion a lungo raggio, ovvero proprio là dove la concorrenza dei mezzi fuel cell e della loro rapidità di rifornimento suscita più interesse nella clientela.

Ma la svedese Scania ha appena testato con successo per la prima volta un sistema di ricarica da megawatt del partner svizzero-svedese ABB E-Mobility su un proprio camion elettrico di nuova generazione.

Sebbene le due parti si siano ben guardate dal fornire dettagli sul test (e non si può non dire che il tempo o la potenza di ricarica ci incuriosirebbero) hanno confermato che il test-pilota per dimostrare la fattibilità tecnica del Megawatt Charging System (MCS) è “un primo importante passo verso il futuro di ABB Mobility elettrica del sistema MCS”.

Su questa base, ora può avvenire l’uso graduale di caricabatterie ad alte prestazioni, a partire da 1.500 ampere fino all’intera gamma MCS fino a 3.000 ampere. ABB E-Mobility prevede di introdurre la prossima versione della sua tecnologia MCS alla fine del 2024 o all’inizio del 2025. Scania vuole offrire ai clienti camion elettrici pronti per la ricarica con una versione preliminare del connettore standard MCS già quest’anno, per iniziare nel 2024 la produzione su larga scala.

“Vediamo che il trasporto elettrico sta prendendo piede e il nostro obiettivo è che il 50% di tutti i veicoli che vendiamo ogni anno siano elettrici entro il 2030. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede infrastrutture e MCS è un pezzo cruciale del puzzle per le infrastrutture future”, afferma nella nota stampa Fredrik Allard, responsabile della mobilità elettrica di Scania.

Sia Scania che ABB sono coinvolte nello sviluppo dello standard MSC come membri dell’iniziativa CharIN CCS. CharIN aveva dimostrato per la prima volta il Megawatt Charging System (MCS) nell’estate 2022 in occasione dell’Electric Vehicle Symposium (EVS35) di Oslo e allo stesso tempo era stato svelato anche il design del prototipo del connettore. Già all’epoca si diceva che i primi progetti-pilota fossero previsti per quest’anno ed il loro lancio commerciale per il 2024.

ABB e Scania avevano già svolto un ruolo importante nella prima dimostrazione a Oslo. La geometria del connettore di ricarica è stata esposta allo stand ABB eMobility proprio allora. E il processo di ricarica MCS dimostrato presso una stazione Hypercharger dell’altoatesina Alpitronic ha avuto luogo con un camion elettrico di Scania.

Il Megawatt Charging System è progettato per una tensione di carica fino a 1.250 volt e una corrente di 3.000 ampere, che teoricamente corrisponde a una capacità di carica fino a 3,75 megawatt. A differenza delle auto elettriche, la posizione della porta di ricarica sui veicoli è standardizzata.

La porta di ricarica nell’MCS sarà sempre sul lato sinistro del veicolo, in un’area compresa tra 2 e 4,80 metri dietro il paraurti. Dovrebbe essere all’altezza della cintura. Questa posizione uniforme ha lo scopo di semplificare la struttura delle stazioni di ricarica. Il consorzio CharIN aveva già mostrato i primi schemi del sistema di caricamento .

La controllata del gruppo dei veicoli commerciali Traton descrive la tecnologia MCS come cruciale per i camion elettrici a marchio Scania a lunga percorrenza, dove sia i tempi di guida che quelli di riposo sono regolati dalla legge.

“Il veicolo può essere guidato per un massimo di 4,5 ore prima che il conducente debba fare una pausa di 45 minuti, e durante questo periodo il camion deve ricaricare energia sufficiente per altre 4,5 ore di funzionamento. A causa delle dimensioni delle batterie, è necessaria una ricarica sia rapida che potente”, dichiara la casa.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Italia