AUTOMAZIONE

Con Delphi ora i moschettieri della guida autonoma sono quattro

Delphi entra nell’alleanza per la piattaforma comune di BMW Group, Intel e Mobileye

Per navigare nel mare magno della guida autonoma le alleanze piacciono e servono: e ora una delle più interessanti si amplia. A giugno dello scorso anno era nato il patto tra BMW Group, Intel e Mobileye destinato a portare sulle strade un’auto pienamente autonoma nel 2021. Una collaborazione che è stata un’antipasto di un ben più sostanzioso pasto. Per uscir di metafora: i rapporti sono stati tanto buoni che Intel decise di acquistare l’azienda israeliana. Ma quell’alleanza evidentemente attira ancora, perché ai tre marchi originari ora si aggiunge Delphi.

Una società che, nata come spinoff di General Motors, di recente ha fatto rumore per i primi robo-taxi messi alla prova a Singapore. Da tempo ormai l’azienda nata con la componentistica collaborava con Mobileye ad una piattaforma comune chiavi-in-mano per la guida autonoma da offrire a terzi.

Con il nuovo accordo stipulato i partner confermano di voler sviluppare congiuntamente un modello di cooperazione per fornire le soluzioni messe a punto a singoli OEM del settore automotive (e in prospettiva anche di settori limitrofi). BMW ha detto all’agenzia Reuters di prevedere che solo un piccolo numero di piattaforme per la guida autonoma sopravviveranno come alternativa per le varie case auto, a causa dei costi che richiede l’integrare hardware, software e dati.

Delphi, che nel patto appena sottoscritto si occuperà dell’integrazione di componenti e software, ha anche già fornito a BMW Group un prototipo di piattaforma computazionale e sta lavorando gomito a gomito con Intel e Mobileye nelle aree della percezione, fusione dei dati dei sensori e sistemi automatizzati computazionali ad alte prestazioni per la guida.

Quello che è interessante è che i tre partner ora (BMW, Intel/Mobileye e Delphi) proprio come prima (BMW, Intel e Mobileye) vedono la marca auto riconoscibile, in questo caso BMW, in minoranza. Questo non è necessariamente un problema,anzi, se l’intento è di sviluppare una architettura per la guida autonoma scalabile per necessità di clienti anche molto diversi. I distinti business plan del trio iniziale e quello di Mobileye e Delphi erano già per molti versi simili: la loro integrazione può accelerare l’avvicinamento alla meta.

Questa per Delphi è una grande opportunità di usare il proprio spessore tecnico e la sua esperienza con la guida autonoma e l’architettura elettrica per aiutare la cooperazione a svilupparsi e dispiegarsi in scala. Le nostre strette relazioni di lavoro con tutti e tre i partner servono come solide fondamenta per il suo successo”, ha detto Kevin Clark, presidente ed amministratore delegato di Delphi.


Credito foto di apertura: sito stampa internazionale BMW Group