AUTO

A Phoenix i primi passeggeri salgono sui taxi autonomi di Waymo

Una flotta di Chrysler Pacifica modificate serve a mettere a punto il business plan dell’azienda americana, che parte dalle famiglie

Per quasi dieci anni le buffe auto di Google sono state simbolo della ricerca sulla guida autonoma. Ora Waymo, il reparto che ha ereditato il progetto per portarlo alla fase di realizzazione concreta ed alla commercializzazione, sta per passare alla fase in cui si fa sul serio prendendo passeggeri a bordo. Ma la tecnologia di guida autonoma la scopriremo salendo a bordo di veicoli molto più convenzionali delle Google car: le Chrysler Pacifica, quanto più simile esiste ad un tradizionale van per famiglie numerose.

Per lanciare il servizio, appena annunciato, nell’area metropolitana di Phoenix, Arizona, Waymo comprerà da FCA altre cinquecento Pacifica adattate, che si aggiungono alle centosettanta che già fanno parte della flotta di ricerca e sviluppo in azione sulle strade americane. Se vedere le Chrysler in azione su strade aperte al pubblico in alcune metropoli era diventato comune, finora a bordo erano accettati solo dipendenti delle aziende che fanno capo ad Alphabet oppure collaudatori.

Lasciando scoprire come il grande pubblico accoglie i viaggi sulle Pacifica Waymo potrà scoprire molto sui modi migliori per generare ricavi dall’applicazione della propria tecnologia. L’amministratore delegato di Waymo John Krafcik ha detto all’agenzia Bloomberg: “Siamo al punto in cui è davvero importante scoprire come la gente vera, al di fuori dell’ambiente di Google, userà questa tecnologia. Il nostro obiettivo è che la usino per tutte le esigenze di trasporto“.

All’inizio come in numerose attività di servizi, Waymo ha deciso di lasciar utilizzare gratuitamente ai primi iscritti i viaggi in Pacifica. L’azienda sta raccogliendo iscrizioni da persone con esigenze anche molto diverse, in modo da rendere più chiare le possibilità migliori di creare valore dal servizio di trasporto. La controllata di Google non è arrivata prima in questo ambito: Uber Technologies Inc. ha già in azione da alcuni mesi le sue auto a guida autonoma nella città di Pittsburgh, in Pennsylvania, dove da settembre raccolgono passeggeri.

In comune le due rivali della tecnologia per la guida autonoma (che sono attualmente in causa) hanno la presenza di dipendenti o contractor al posto del guidatore. Per entrambe l’ambizione è di arrivare quanto prima a fare ameno dell’autista, legislazione permettendo. La prima cosa che in Waymo hanno notato dai primi viaggi effettuati nell’area di Phoenix è stata di carattere psicologico: quando nessuno deve guidare, tutte le persone a bordo tendono a comunicare più facilmente, come estranei che diventano loquaci in un vagone ferroviario.


Credito foto di apertura: press kit Waymo