TRASPORTI

Il leggerissimo idrogeno va bene anche per i mezzi pesanti?

Toyota ne è convinta e nel porto di Los Angeles ha iniziato il collaudo di un autocarro mosso dalla tecnologia della Mirai

Tutto si può dire del gruppo Toyota tranne che cambi idea facilmente. Sulle fuel cell, ad esempio. Mentre Daimler si è ultimamente raffreddata sulla tecnologia dell’idrogeno, la marca giapponese non solo insiste in vista della tappa fondamentale delle Olimpiadi di Tokyo, in cui quella delle fuel cell dovrà essere un fiore all’occhiello per i padroni di casa giapponesi, ma va a cercare nuove soluzioni. Per i mezzi pesanti, ad esempio.

Toyota ha presentato la settimana scorsa il Project Portal (quasi omonimo del concept FCA) un prototipo di autocarro col serbatoio pieno di idrogeno che sarà messo alla prova nei trafficatissimi porti di Los Angeles e Long Beach. In collaborazione con le autorità portuali locali, con California Air Resources Board (CARB) e California Energy Commission (CEC) sarà oggetto di uno studio di fattibilità per verificarne il potenziale di applicazione su scala più larga.

La soluzione proposta da Toyota va a inserirsi in una iniziativa anti-inquinamento dell’autorità portuale denominata Clean Air Action Plan, che dal 2005 punta a ridurre le emissioni causate dalle attività che si svolgono nei porti di Long Beach e Los Angeles. La tecnologia che viene dispiegata nel Project Portal nasce da quella attiva sulle Toyota Mirai, adattata alle nuove necessità.

Il mezzo sviluppa 670 cavalli e 1796 Nm di coppia generati da due pile a combustibile della Mirai associate ad una batteria da 12 kWh, un dimensionamento che anche la stessa nota della casa ammette essere relativamente piccola per la classe di carico 8 a cui appartiene il mezzo sperimentale. Il peso del mezzo complessivo arriva a 36 tonnellate, mentre l’autonomia prevista di 320 chilometri fa pensare a un impiego di nicchia.

Attualmente le automobili fuel cell per quanto riguarda l’autonomia rivaleggiano ormai con le auto a motore endotermico convenzionale. Un autocarro pesante come quello sperimentato a Los Angeles sembra destinato a usi meno ambiziosi, come viaggi tra banchine del porto e magazzini dell’area metropolitana. Una finalità per la quale sicuramente centinaia di mezzi pesanti sono già utilizzati.

Se il Project Portal non può competere sulle lunghe distanze con gli autocarri americani convenzionali, Toyota sembra però convinta di poter trovare un suo spazio, analogamente a quanto sta avvenendo con la commercializzazione dei primi bus alimentati ad idrogeno. Per i mezzi commerciali spinti da fuel cell, per ora l’obiettivo sembra trovare clienti interessati ad usi intensivi dentro aree limitate.

Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale Toyota