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Ed ecco gli uomini che ruberanno il lavoro ai robot

È la grande sorpresa che Nissan e NASA svelano al CES col programma comune di Seamless Autonomous Mobility (SAM)

Nissan è presente per la prima volta alle giornate di Las Vegas e, quasi a voler recuperare il terreno perso, il suo amministratore delegato Carlos Ghosn ed i suoi collaboratori hanno sommerso stampa ed addetti ai lavori con moltissimi argomenti. La nota ufficiale infatti è lunghissima, quasi quanto l’elenco dei punti toccati.

Essendo nato negli anni ’60 ho un debole per tutti i temi in cui in qualche modo è coinvolta la NASA: quindi comincio proprio dall’intelligenza artificiale. Nissan intende lanciare una piattaforma chiamata SAM (Seamless Autonomous Mobility). Come è stato più volte indicato in questo blog i veicoli a a guida autonoma hanno ancora difficoltà a gestire alcune situazioni.

Le auto a guida autonoma saranno in grado di far fronte a queste occasioni di potenziale impasse col supporto di personale (umano) specifico, sorta di uomini-radar per il traffico a guida autonoma. I tecnici potranno contare sul software della NASA Visual Environment for Remote Virtual Exploration. Di VERVE si fa uso per supervisionare i robot interplanetari.

Come gli specialisti della NASA i manager del traffico impegnati nella piattaforma SAM saranno in grado di proporre strade e soluzioni alternative a veicoli bloccati o comunque in difficoltà. Insomma: questa volta non è il computer o il robot a portar via lavoro all’uomo.

Nissan Seamless Autonomous Mobility SAM
Il programma Nissan di Seamless Autonomous Mobility supporta i sistemi di guida autonoma in tutte le situazioni impreviste grazie a manager del traffico in carne ed ossa. (Credito foto: Nissan USA newsroom)

Inoltre, grazie a sistemi di intelligenza artificiale, le soluzioni applicate potranno essere subito condivise, e NASA e Nissan suggeriscono che l’intero apparato di Seamless Autonomous Mobility potrà essere condiviso non solo con altri marchi dell’Alleanza come Renault o Samsung ma con altre case, analogamente a quanto successo per un’infrastruttura digitale come quella delle mappe HERE.

In un momento in cui sempre più case sondano le opportunità dei veicoli autonomi, Nissan resta al passo stringendo un accordo con la società internet giapponese DeNA per testare soluzioni autonome da qui al 2020. In Giappone, anche nell’area metropolitana di Tokyo, su veicoli commerciali. Nissan e partner dell’Alleanza ci metteranno il know-how sui veicoli, mentre DeNA sarà responsabile dell’esperienza dell’utilizzatore e della piattaforma dei servizi.

Nissan e l’Alleanza testeranno i vari livelli di guida autonoma in U.S.A., Europa ed Asia, anche ma apparentemente non solo su auto elettriche. Il primo livello secondo la classificazione della casa di Yokohama, già disponibile nel ProPILOT sulla Nissan Serena e presto in altri modelli, conduce il veicolo su singola carreggiata autostradale e con segnaletica orizzontale. Il secondo saprà gestire più corsie autostradali, il terzo la guida urbana ed il quarto è il vero veicolo senza pilota.

La guida autonoma farà la sua comparsa anche sulla prossima Nissan Leaf: Ghosn ha confermato che si inizierà proprio con l’adozione del sistema ProPilot. L’argomento della nuova Leaf ha permesso all’amministratore delegato di sottolineare lo sviluppo dei programmi Nissan relativi ad infrastrutture energetiche in cui i veicoli funzionano da nodi di stoccaggio dell’energia. Alcuni esperimenti sul vehicle-to-grid sono già in corso (anche con l’italiana ENEL) ed apparentemente dentro all’Alleanza il programma ha ancora i suoi supporter.

A Las Vegas è stato anche confermata l’ampia collaborazione con Microsoft su più fronti. Il prodotto più visibile è forse l’assistente personale Cortana, destinato ad essere l’interfaccia coi clienti e preposto a gestire le preferenze individuali della clientela. Ma probabilmente per Microsoft è più importante l’adozione di Azure come piattaforma cloud da parte di case auto come Nissan, che se ne servirà per restare connessa coi suoi veicoli e gestire i servizi, sia quelli destinati al cliente direttamente sia quelli sempre più importanti di manutenzione.

Nissan lavorerà anche con una associazione internazionale non-profit, 100 Resilient Cities, sui problemi posti alle città dalle nuove soluzioni che la tecnologia propone. Dai problemi della guida autonoma inseriti in un traffico tradizionale e quelli sollevati dai servizi di mobilità condivisa, da inserire nelle reti di trasporto pubblico esistenti.


Credito foto di apertura: Nissan USA newsroom