NISSAN E ENEL SPERIMENTANO IL VEHICLE-TO-GRID NEL REGNO UNITO
Da sempre, per chi possiede un’automobile fare rifornimento è stato un processo a senso unico: denaro che esce dal portafoglio, carburante che entra nel serbatoio. In un prossimo futuro il serbatoio delle auto, o più esattamente le batterie che stoccano l’energia sui veicoli elettrici, si apprestano ad offrire agli automobilisti un processo a due vie. I clienti dei veicoli elettrici potranno infatti risparmiare e generare redditività usando i veicoli per accumulare energia da rivendere alla rete.
Così le auto elettriche potranno fare di più che portare i passaggeri nei centri delle città senza produrre emissioni. In Inghilterra l’italiana Enel e Nissan Motor Co. lanceranno un progetto pilota grazie al quale i veicoli elettrici Nissan Leaf ed e-NV200 diventeranno power unit, piccole centrali mobili che potranno accumulare e rivendere l’energia non utilizzata.
Il sistema test messo a punto da Enel e Nissan è a due vie come nel caso dell’energia prodotta da pannelli fotovoltaici, con l’importante differenza che in quest’ultimo caso il gestore elettrico ritira energia prodotta dal proprietario dei pannelli installati mentre nel caso degli automobilisti il gestore della rete ritira energia elettrica stoccata nelle batterie e non deve preoccuparsi di aggiungere produzione. La gestione efficiente da parte di gestore ed utilities può permettere di risparmiare sulla produzione, al momento in cui ci sia richiesta di energia sulla rete nazionale.
Bloomberg ha commentato così l’accordo: “L’alleanza potrebbe dare ai consumatori un’altra ragione per considerare un passaggio ai veicoli elettrici. Mentre paesi come Cina o Germania offrono sussidi per comprare vetture alimentate a batteria, le preoccupazioni dei consumatori riguardo alla limitata autonomia e prezzi alti hanno limitato la diffusione. Ora, sull’onda dello scandalo delle emissioni della Volkswagen AG e coi produttori di auto obbligati dalle autorità a ridurre l’inquinamento, Nissan ed Enel stanno scommettendo che l’umore inizierà a volgere a favore delle auto elettriche”.
Il test della tecnologia “vehicle-to-grid” (V2G, ovvero dal veicolo alla rete elettrica) di Nissan e Enel verrà realizzato installando e collegando 100 unità V2G in 100 siti predefiniti con privati e gestori di flotte aziendali di Nissan LEAF e del van elettrico Nissan e-NV200. Il test consentirà ai proprietari dei veicoli elettrici Nissan di rivendere alla rete elettrica nazionale britannica l’energia accumulata nelle batterie dei veicoli.
Questo progetto è il primo risultato dell’alleanza tra Nissan e Enel per la sperimentazione della tecnologia V2G siglata nel dicembre 2015 a Parigi, a margine della 21ma Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21). Le prime 40 unità V2G sono state messe in strada in Danimarca a gennaio del 2016, ed Enel, secondo Bloomberg, è in trattativa con l’aeroporto olandese di Schipol per installare anche là una rete simile.
L’annuncio anticipa una svolta sostanziale nel modo di fornire energia alla rete distributiva e la stessa tecnologia V2G, una volta sviluppata su vasta scala, cambia le prospettive dei proprietari di veicoli elettrici per i quali potrà costituire una fonte alternativa di reddito. Un report congiuntamente rilasciato dalle utilities EON AG, SSE Plc e Scottish Power Ltd. sostiene che i futuri sistemi di stoccaggio dell’elettricità potrebbero far risparmiare ai consumatori britannici fino a 2,4 miliardi di sterline da qui al 2030.
Paul Willcox, presidente di Nissan Europa, ha dichiarato: “Il test del Vehicle-to-Grid nel Regno Unito rappresenta un significativo passo in avanti nella gestione dell’energia rinnovabile, contribuendo a delineare il futuro di industrie, città e società. La gestione intelligente dell’energia è una delle sfide più importanti che influiscono sul futuro di qualunque nazione e questo è il motivo per cui il test è così determinante per valutare la fattibilità nell’utilizzo di fonti di energia variabili e più flessibili”.
“I veicoli elettrici Nissan diventano le centrali mobili di energia del futuro, realizzando un’infrastruttura all’avanguardia auto-sostenibile in grado di risolvere le problematiche di capacità energetica del futuro. In occasione di questa prima sperimentazione nel Regno Unito offriamo ai clienti la possibilità di rivendere l’energia alla rete con un ritorno economico, garantendo loro un incentivo finanziario in cambio di una scelta di sostenibilità”.
In occasione della presentazione, Ernesto Ciorra, responsabile Innovazione e Sostenibilità di Enel, ha detto: “Siamo entusiasti del lancio di questo progetto nel Regno Unito. L’installazione della nostra tecnologia di ricarica a due vie sosterrà l’integrazione dei flussi di energia rinnovabile non programmabili nella rete elettrica e contribuirà allo sviluppo della mobilità elettrica nel Paese, generando benefici per il settore energetico e per l’ambiente, oltre a ad avere un effetto positivo per i portafogli dei possessori di auto elettriche. Il fatto che Nissan abbia scelto di sperimentare nel Regno Unito la tecnologia per la ricarica dei veicoli elettrici messa a punto da Enel è la dimostrazione di come il sistema V2G studiato dal nostro Gruppo sia potenzialmente in grado di rivoluzionare non solo la mobilità ma anche il funzionamento della rete di distribuzione di elettricità”.
Nissan in qualità di pioniere della mobilità elettrica e ENEL hanno lavorato insieme a soluzioni di utilizzo dei veicoli elettrici proiettate oltre la mobilità tradizionale. I veicoli elettrici puntano a non essere più solo mezzi di trasporto ma a trasformarsi in vere e proprie “centrali mobili” con cui accumulare e rimettere in rete l’energia non utilizzata per alimentare case, uffici, scuole e ospedali.
Le sfide poste da stime che vedono il mercato automobilistico raddoppiare entro il 2050, a 2,4 miliardi di veicoli, e la previsione di crescita sempre maggiore del mercato europeo dei veicoli elettrici nei prossimi anni (+26,8% nel primo trimestre 2016 secondo dati ACEA) che genererà una maggiore domanda di energia rendono lo sviluppo di innovazioni come la tecnologia V2G vitale per la stabilizzazione delle reti energetiche.
Steve Holliday, ex-amministratore delegato National Grid, il gestore energetico britannico, ha detto: “L’impegno di National Grid è di assicurare la capacità di rispondere alla domanda nazionale di energia e il nostro dovere è di adeguare la rete di distribuzione alle esigenze del futuro. L’aumento di coloro che guidano veicoli elettrici è sicuramente positivo ma se non ci organizziamo potrebbe causare dei problemi. In base alle nostre previsioni nel 2020 i veicoli elettrici in circolazione potrebbero essere settecentomila il che richiederebbe ulteriori 500 MW. E’ il motivo per cui sosteniamo le tecnologie innovative e i progetti all’avanguardia come questo che potrebbero modificare sostanzialmente la gestione di domanda e offerta di energia”.
I 18.000 veicoli elettrici Nissan del Regno Unito, se fossero tutti collegati alla rete energetica, fornirebbero la stessa quantità di energia di una centrale elettrica da 180 MW, circa un decimo di una grande centrale come quella Iren di Turbigo, fino a non molti anni fa la più grande del Nord Italia. Una proiezione della tecnologia vehicle-to-grid in un futuro in cui tutti i veicoli sulle strade britanniche siano a propulsione elettrica equivale ad avere a disposizione una centrale virtuale da 370 GW, capace di soddisfare la domanda di tre paesi delle dimensioni di Regno Unito, Germania e Francia.
In concreto, il sistema consentirà ai proprietari di veicoli elettrici Nissan scelti per il test di collegarsi alla rete per ricaricare le batterie delle loro vetture nelle fasce orarie in cui le tariffe e la domanda di energia sono più basse, per poi usare nelle proprie case o uffici l’elettricità accumulata o rivenderla alla rete durante le fasce orarie a tariffa più elevata generando redditività. Nissan è anche da poco coinvolta nel progetto “xStorage” sviluppato insieme all’americana Eaton Corp.. Da ottobre la partnership proporrà un sistema di stoccaggio dell’elettricità per case o piccole aziende in vendita da 4.000 euro, in concorrenza col Powerwall di Tesla.