INFRASTRUTTURA

I colossi di auto ed energia giapponesi fanno fronte comune sulle fuel cell

Sono 11 i partner che fanno il loro ingresso nel consorzio Japan H2 Mobility, che punta a potenziare l’infrastruttura di rifornimento per 40.000 fuel cell

In Giappone undici partner hanno annunciato oggi la creazione di JHyM (ovvero Japan H2 Mobility LLC): un consorzio mirato ad accelerare il rapido sviluppo delle stazioni di rifornimento di idrogeno necessarie alla diffusione dei veicoli fuel cell nell’arcipelago del Pacifico.

All’iniziativa partecipano le tre case nazionali Honda, Nissan e Toyota, vari operatori nazionali del settore idrogeno più la francese Air Liquide e anche la Banca Giapponese per gli Investimenti (più o meno l’equivalente della Cassa Depositi e Prestiti).

Il consorzio opererà in stretto contatto ed in conformità con le linee guide del governo, espresse in una “Strategia fondamentale per l’idrogeno” pubblicata dal ministero competente il 26 dicembre 2017.

Il governo, gli undici partner, ed altri investitori il cui intervento sarà promosso dalla Banca Giapponese per gli Investimenti agiranno di comune accordo in base alla premessa condivisa dell’efficacia dell’idrogeno e dei veicoli fuel cell per lo sviluppo di una società e di una mobilità sostenibile.

Il Giappone decisamente vuole prendere per la tecnologia delle pile a combustibile quella leadership che nel settore delle auto con batteria di trazione si è ormai accaparrata la Cina. Obiettivo finale del consorzio JHyM è quindi di aumentare il più rapidamente possibile il numero di mezzi fuel cell in strada e quindi di rendere contemporaneamente sostenibile l’operatività delle stazioni di rifornimento.

Già oggi il Giappone è la nazione con il maggior numero di stazioni di servizio con erogazione di idrogeno: 91 contro le 45 tedesche e le 40 degli Stati Uniti. Nel 2017 però ad aprire più nuove stazioni era stata la Germania: ben 24.

JHyM, che si è data una road map valida per un decennio, intende ridare vigore alle iniziative che riguardano l’infrastruttura nazionale aggiungendo all’attuale totale 80 nuove stazioni entro l’anno fiscale 2021, in linea con le linee guida governative che prevedono per la conclusione del 2020 160 punti di rifornimento per un parco circolante di circa 40.000 mezzi fuel cell.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Honda Motor