BATTERIE

Investimenti record per Posco nella filiera delle batterie

L’azienda coreana che produce materiali attivi per catodi e anodi investirà $19 miliardi entro il 2030 per rafforzare il ruolo leader nella catena della fornitura ampliando la presenza nei siti estrattivi delle materie prime

Un buon modo di misurare il ritmo della transizione in corso è quello degli investimenti, e sono sempre più consistenti quelli che attraversano la filiera delle batterie: Posco Group questa settimana ha confermato per bocca di Lee Kyung-seop, capo della Battery Material Business Division che entro il 2030 investirà 25 trilioni di won (oltre $19 miliardi) per garantire materie prime indispensabili alla manifattura di celle, tra le quali litio, nichel, cobalto, grafite che vanno a creare catodi e anodi.

La divisione Posco Chemical controllata dal colosso dell’acciaio coreano, prevede in particolare di crearsi una polizza di assicurazione contro le possibili sorprese nella catena di approvvigionamento oggi troppo dipendente dalla collaborazione con partner cinesi: una soluzione all’eccesso di dipendenza da una sola fonte che nel recente passato si è dimostrata gravosa in più settori, dai chip all’energia.

Perciò tra le altre misure previste dal piano, Posco sta valutando di creare un impianto di grafite artificiale negli Stati Uniti investendo tra 300 e 400 miliardi di won. La grafite è ancora oggi la prima scelta per il contenuto degli anodi della maggioranza dei produttori di batterie.

Sono numerosi i progetti globali che, dall’America all’Europa, si stanno dando da fare per alleggerire l’abbraccio col maggior protagonista di questo mercato: la solita Cina che è leader sia in estrazione che nella raffinazione di questa materia prima. Posco sta creando una filiera anche in Australia e Tanzania e a inizio primavera ha finito la prima fase di completamento del solo impianto di raffinazione della Corea del Sud.

Inoltre la società prevede di portare avanti gli investimenti già decisi nelle miniere di nichel in Indonesia e negli impianti di nichel in Brasile. L’obiettivo al 2030 sarà di arrivare a una capacità di 140.000 tonnellate di nichel l’anno per una delle materie prime che più sono state protagoniste di sbalzi di prezzo sui mercati globali, arrivando a costringere perfino il LME di Londra a una poco lusinghiera chiusura temporanea in una fase di particolare fibrillazione.

Posco si sta anche concentrando sul creare una filiera all’insegna della stabilità e percorribilità economica per il litio: la materia prima chiave per ogni genere di chimica del catodo delle batterie dei veicoli elettrici, che sia NCA, NCM o LFP. Lee ha definito la concorrenza di un paese come la Cina nella corsa alla fornitura di litio come una guerra senza spari. Posco sta oggi facendo procedere investimenti in 5-6 miniere di litio in Australia, dove si ottiene concentrato di spodumene.

Nonostante condizioni così difficili come le attuali, Posco Group non si limita alla relativamente vicina Australia. Sta maturando velocemente la realizzazione di un polo di produzione del litio nell’area argentina di Hombre Muerto, a cui si riferisce la foto di apertura.

Vicino a un lago salato di cui ha acquisito i diritti nel 2018, Posco sarà in grado di assicurare alla filiera una capacità di 50.000 tonnellate entro la fine del 2024, rispetto alle 91.000 tonnellate che si prevedono necessarie per la produzione a cui si punta per quella data.

Posco Group prevede di aumentare le sue vendite nel settore dei materiali per batterie a 41 trilioni di won per il 2030. Sta inoltre pianificando di espandere il proprio utile operativo in questo settore a un livello equivalente all’utile operativo consolidato di Posco Holdings nel 2021 che è stato di 9,24 trilioni di won, mentre nel primo trimestre 2022 di 2,3 trilioni di won ($1,84 miliardi). Si tratta dei risultati dell’intero conglomerato e non della sola divisione attiva nelle batterie.

La capacità di produzione di materiali attivi per batterie, dalle circa 115.000 tonnellate attuali dovrà raggiungere nel 2030 680.000 tonnellate (di cui 260.000 per i soli materiali anodici, inclusa una differenziazione nel silicio in alternativa alla grafite) e 300.000 tonnellate per il solo litio. “Per i prossimi 10-20 anni, le batterie traineranno l’economia coreana”, ha sottolineato Lee.

Il gruppo Posco è entrata nel settore della filiera delle batterie fondando POSCO ESM (poi diventata la divisione nota oggi come Posco Chemical), una joint venture per materiali catodici nel 2012. Ha quindi messo in piedi una catena di approvvigionamento di materiali per batterie in grado di fornire materie prime chiave come litio, nichel e grafite, nonché precursori.

“Stringeremo un’alleanza per le batterie secondarie con i tre produttori di batterie coreani e le case automobilistiche coreane in modo da fornire loro materiali in modo stabile”, ha detto Lee nel rivelare gli investimenti. “Avremo veicoli elettrici delle principali case automobilistiche equipaggiati con batterie realizzate coi materiali di Posco, e ci affermeremo come la migliore azienda nel mercato dei materiali per batterie a celle secondarie”.

Credito foto di apertura: ufficio stampa POSCO Group