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MG Cyberster: la scoperta dell’elettrica scoperta

Al Salone Auto di Shanghai MG sonda l’interesse per una due posti sportiva ambiziosa e aggressiva, liberamente ispirata alla storica MGB Roadster

A poche settimane dal Salone Auto di Shanghai MG ha diffuso le prime immagini pubbliche del Cyberster, l’anticipazione di una due posti che potrebbe riportare il marchio inglese di proprietà del gruppo SAIC nel segmento delle sportive, dopo il ritorno in scena con modelli ben più sobri e anche elettrici.

Per MG, dopo la breve fase di chiusura precedente all’ingresso del capitale cinese, si tratta della prima scoperta dalla TF e del secondo concept di impostazione sportiva con lo scudo rosso sul muso dopo l’E-Motion Coupé rivelato nel 2017.

Con questo prototipo MG sonda le possibilità future e la nostalgia passata per un modello elettrico ispirato alla MGB Roadster mai dimenticata. Per attingere all’effetto memoria si trovano nel design spunti come il muso allungato che spiove verso il basso, accentuato da uno splitter molto pronunciato. Inoltre la fascia LED laterale sembra una chiara reinterpretazione della striscia cromata tipica delle Roadster.

Molto poco Anni’60 i fari anteriori dalle forme a chicco di caffé, mentre assai più ispirata al periodo è la coda tronca conforme all’aerodinamica lanciata dall’ingegner Kamm nella quale sono inseriti fari con richiami all’Union Jack come sulle Mini del terzo millennio.

Nella coda del concept MG Cyberster non manca una una firma LED orizzontale a tutta larghezza che oggi è ormai comune a molte elettriche e non. (credito foto: ufficio stampa MG via Newspress)

Gli interni sono la parte più futuristica del concept, con una stretta console a dividere i due sedili, volante a cloche che sembra studiato per compiacere un appassionato di videogame, dietro al quale si vede una strumentazione digitale tridimensionale che lascia immaginare una dotazione di assistenza alla guida di livello avanzato.

Una ipotesi verosimile considerato che SAIC Motor ha avviato una joint venture con il colosso di internet Alibaba, ma forse non proprio la maggior preoccupazione di chi in realtà compra una due posti scoperta, che probabilmente le poche volte in cui se ne servirà preferirà guidarla.

MG è stata avara di informazioni tecniche sul concept Cyberster, preferendo tenerle da parte per il debutto al Salone Auto di Shanghai, ma almeno un paio di dettagli li ha rivelati e sono di sostanza. L’autonomia accreditata è di 800 chilometri: anche se come noto in Cina si usa il vecchio standard NEDC, in termini di chilometri misurati col ciclo WLTP probabilmente ci si avvicinerebbe ai 500.

Inoltre secondo la casa l’MG Cyberster sarà in grado di affrontare un’accelerazione 0-100 km/h in meno di 3″, un valore in grado di collocare un eventuale prodotto di serie basato su questo concept nel segmento delle sportive elettriche più aggressive.

Secondo notizie apparse sulla stampa di settore australiana, MG avrebbe anche intenzione di lanciare col nome MG Cyber una ulteriore marca di nicchia a cui vorrebbe far accedere nuovi investitori particolarmente appassionati del marchio che potrebbero oltre a contribuire con capitali, anche partecipare alla definizione dell’assetto definitivo del modello di produzione: ad esempio nelle scelte dei colori, interni o interfacce utente. Una eventualità che finora MG non ha né confermato né smentito.

Credito foto di apertura: ufficio stampa MG Motor via Newspress