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Un giorno tutto questo sarà tuo. E ibrido.

Il nuovo concept Q8 è molto più vicino al futuro top di gamma Audi di quanto si immagini per convincere subito i clienti

Il segmento dei SUV è una miniera d’oro: questa è l’unica certezza che i marchi dell’auto hanno oggi. Come trasformare un progetto in un successo è un percorso su cui ci sono assai meno certezze consolidate. Prendete lo stesso concetto di SUV: alla fine del 2016 abbiamo avuto uno straordinario e riuscitissimo assaggio con la concept elettrica Jaguar I-Pace di quanta novità nel design questo settore apparentemente convenzionale sia ancora in grado di esprimere. L’inizio di quest’anno ci porta un altro prototipo interessante: il Q8 Audi visto a Detroit.

Una volta l’auto che faceva da ammiraglia a tutta la produzione era una berlina di lusso. Sì, quest’anno vedremo una nuova A8, con novità soprattutto sul versante della guida autonoma. Ma col prototipo apparso al salone del Michigan (prototipo peraltro molto vicino al prodotto finale) Audi sembra voler suggerire che quel tempo è passato e che le linee più attraenti e la tecnologia più avanzata stanno benissimo in un SUV.

Le dimensioni da ammiraglia ci sono: cinque metri di lunghezza, tre di passo, due di larghezza e 1,70 metri di altezza. Ma in questi tempi così mutevoli, anche il SUV nasconde voglie di novità e quelle dei quattro anelli sono voglie di coupé. Al contrario del prototipo Jaguar in questo caso però non abbiamo una batteria, abbiamo peraltro una batteria sotto il bagagliaio che serve per la propulsione ibrida. Solo un ibrido?

Audi Q8 concept NAIAS 2017

In un mondo in cui procrastinare può essere pericoloso, specie in tempi difficili come questi, per la gallina dalle uova d’oro del gruppo Volkswagen sembra essere preferibile andare sul mercato con un prodotto rapidamente e con certezza, nel 2018, accontentandosi dell’ibrido. La piattaforma del resto è quella MLB, in cui non è semplice inserire batterie di grande capacità. E aspettare troppo, come rischia chi deve perfezionare progetti nuovi di zecca in cui inserire batterie che ancora non hanno alle spalle gli anni di sviluppo di motori convenzionali e sistemi ibridi, vuol dire arrivare potenzialmente tardi.

Audi peraltro presenta i propri biglietti da visita per l’ibrido di fascia alta con numeri molto interessanti. Sono 333 i cavalli (245kW) espressi dal tre litri V6 accoppiato ad un motore elettrico da 100kW. La coppia (700Nm) sarà gestita da una trasmissione ad otto marce. La batteria di capacità 17,9 kWh è formata da 104 celle prismatiche che dovrebbero spingere il veicolo fino a 60km con possibilità di ricarica completa in circa due ore e mezza. I numeri dei consumi: 2,3 litri/100 km, peraltro col benigno criterio europeo NEDC, in America ben difficilmente si tradurranno letteralmente in 102,3 mpg ma caleranno coi parametri EPA.

Non che tutto sia questione di numeri: per continuare ad attrarre i clienti dei quattro anelli, che in Italia non sono mai stati numerosi come nel 2016, la concept Q8 pesca spunti stilistici recenti dalla e-tron e dalla h-tron, come gloriosi, dalla quattro originale degli anni ’80. Qualcosa in effetti sembra fuori fase, quasi un canto del cigno: come la griglia anteriore sempre più grande (neanche a farlo apposta la stessa scelta di Infiniti presente a pochi stand di distanza a Detroit) che in un un mondo della progettazione in cui crescono le batterie e calano le masse radianti necessarie ai motori convenzionali è sempre meno necessaria.

Di sicuro sono attenti ai tempi gli interni, con dotazione infotainment sempre più imperante e il Virtual Cockpit con incluso schermo head-up sempre più protagonista. Con i progressi della guida autonoma, che Audi presenterà con una assistenza alla guida di Livello 3 SAE sulla A8, ma che sicuramente vedremo poi anche sulla Q8 di produzione non potrebbe essere altrimenti.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen Group Italia