Il futuro senza compromessi della piattaforma E-GMP
Per assecondare i piani Hyundai Motor Group che puntano a 23 elettriche pure (anche coi marchi Ioniq e Kia) gli ingegneri coreani hanno sviluppato pianali su misura
Una presentazione a distanza ha dato a Hyundai Motor Group lo spazio adeguato a fornire i dettagli dei progetti che circondano la nuova piattaforma E-GMP (Electric-Global Modular Platform), che sarà il pilastro dei futuri modelli elettrici delle marche Hyundai, Ioniq e Kia.
A partire dal prossimo anno i pianali E-GMP sosterranno la Ioniq 5, la prima nativa elettrica Kia Motors Corp. che sarà presentata nel 2021 ed altri modelli che saranno presentati in seguito. Il gruppo coreano ci tiene a sottolineare come la piattaforma E-GMP, analogamente a concorrenti globali come la MEB delle Volkswagen ID, sia in grado di beneficiare dei vantaggi di pianali specifici per la propulsione a zero emissioni invece che realizzati per accogliere sia auto con motori a combustione interna sia elettriche.
Tra i benefici che ingegneri e manager coreani hanno sottolineato: maggiore flessibilità progettuale, migliori prestazioni nella dinamica di guida, progressi nell’autonomia raggiungibile, miglioramento della sicurezza strutturale, più spazio per passeggeri e loro bagagli.
“Oggi le nostre elettriche a trazione anteriore Hyundai e Kia sono già tra le più efficienti nei loro segmenti”, ha commentato Albert Biermann, che guida il settore ricerca e sviluppo Hyundai Motor Group. “Con le nostre auto a trazione posteriore basate sul pianale E-GMP, allargheremo la nostra leadership tecnologica in segmenti in cui i clienti richiedono eccellente dinamica di guida ed efficienza fuori dal comune”.
“E-GMP è il culmine di anni di anni di ricerca e sviluppo e racchiude le nostre tecnologie di punta. La nostra gamma di elettriche si evolverà e sarà rafforzata da questa nuova piattaforma innovativa”, ha dichiarato nella nota Fayez Abdul Rahman, che in nel gruppo Hyundai è il responsabile del Vehicle Architecture Development Center.
Il gruppo ha rimarcato come la struttura che accoglie le batterie sia stata rafforzata da acciai speciali studiati per assicurare la massima sicurezza alle celle accolte all’interno dell’interasse tra le ruote. Hyundai sottolinea che si tratterà dei pacchi batterie con la più alta densità di energia vantata finora.
La dichiarazione farebbe pensare all’eventualità che anche i coreani si stiano muovendo verso schemi privi di moduli, ma nella nota si sottolinea invece il merito del sistema di raffreddamento a liquido in questi progressi. Inoltre se Hyundai avesse optato per la soluzione cell-to-pack ci si sarebbe aspettati che la scelta fosse caduta su celle prismatiche.
Invece Hyundai precisa che userà ancora celle pouch, ma standardizzando i formati. Seguendo una tendenza dei produttori di celle tra i quali molti sono i coreani, si tende a ridurre le alternative di formati, (ad esempio LG Chem a due lunghezze da 300 e 500mm) organizzando le celle in quantità diverse in base alle necessità del modello.
E tra i modelli Hyundai ha confermato l’arrivo di una vettura halo, in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3,5″ e raggiungere i 260km/h di velocità massima. Il tutto a indicare che la piattaforma E-GMP non si prefigura solo come un affare industriale ma anche come un concentrato di ingegneria, nel quale la casa punta molto sui nuovi motori elettrici ad elevato regime di rotazione.
Prestazioni in autostrada a parte, a chi guida auto elettriche interessano moltissimo quelle relative alla ricarica. Sui primi modelli nati con la nuova piattaforma ci saranno impianti a 800V già familiari a Porsche, Audi, Lucid Motors, che consentono alla clientela di ricaricare con potenze fino a 350 kW, disponibilità dell’infrastruttura permettendo. La piattaforma può però adattarsi anche a modelli meno ambiziosi con sistema tradizionale a 400V.
In linea con gli standard WLTP peraltro una elettrica nata sulla piattaforma E-GMP sarà in grado di raggiungere una autonomia di 500 chilometri e più. E anche in grado di aggiungere in cinque minuti alle celle l’energia per 100 chilometri di guida, mentre la ricarica all’80% richiederà 18 minuti.
I manager del gruppo coreano hanno anche strizzato l’occhio al mercato americano: sulle prossime vetture elettriche sarà disponibile in modo nativo la ricarica bidirezionale. Una opzione intesa non tanto come servizio V2G per la rete elettrica, ma in particolare verso dispositivi domestici ed industriali, come sottolineato tra l’altro nelle anteprime di pickup elettrici come Rivian ed Hummer, che in futuro potrebbero essere usati come mezzi di lavoro.
Un ulteriore “amo” mirato a vendere come da business plan complessivo oltre un milione di elettriche entro il 2025. Oltre ai modelli con marchio Hyundai, sono previste sette nuove Kia elettriche pure in arrivo entro il 2027, e la nuova divisione al 100% elettrica Ioniq annunciata lo scorso agosto ha messo in cantiere i modelli battezzati 5, 6 e 7 entro il 2024.