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Taycan Turbo GT: la Porsche elettrica col casco in testa

La casa di Stoccarda presenta il modello full electric più potente e dinamico sviluppato a Weissach finora con una versione top di gamma omologata per la strada, ma sviluppata pensando alle prestazioni negli autodromi

Porsche non voleva presentarsi a mani vuote alla Conferenza Annuale prevista domani e così aggiorna la nuova Taycan di punta, svelando con l’allestimento Turbo GT un modello dalle prestazioni ancora superiori a quelle già accreditate alla gamma.

Se Taycan Turbo S come versione al top aveva potenza di 570 kW, qui troviamo 580 kW che col boost da 700 kW salgono a 815 kW (1.108 cavalli che la rendono la stradale più potente della storia del marchio), mentre la coppia massima di 1.110 Nm sale a 1.340 Nm e il tempo di accelerazione da 2,4 secondi cala a 2,2. Anche la velocità massima è stata notevolmente aumentata: da 260 a 305 km/h.

Sulla Taycan Turbo GT troviamo per la prima volta all’asse posteriore inverter non a 600A ma da 900A, che consente di accedere ad ulteriori 120 kW per un massimo di dieci secondi. Questa risorsa è un “Attack Mode” analogo alla funzione push-to-pass degli altri modelli Taycan, ma ottimizzato per la nicchia di pubblico appassionata dei cosiddetti “Track Days”, che ama portare in pista la proprio auto stradale, in molti casi col carrello e con gomme da usare per pochi chilometri, sebbene omologate anche per uso su strade aperte al pubblico.

Solo aguzzando la vista si notanto le piccole modifiche di questo allestimento estremo: l’intera vettura è ribassata col telaio ottimizzato per la pista, i paraurti anteriore e posteriore sono stati leggermente modificati. Non passa inosservato invece lo spoiler posteriore fisso in fibra di carbonio. I nuovi cerchi forgiati pesano dieci chilogrammi in meno.

Ci sono differenze anche in alcuni particolari: la Taycan Turbo GT ha la porta di ricarica a corrente continua solo sul lato del passeggero, mentre la porta di ricarica a sinistra per l’uso con connettore in corrente alternata è stata sacrificata alla riduzione di peso, obiettivo che è stato raggiunto mettendo mano anche all’interno.

Le coperture dei montanti centrali, i gusci degli specchietti esterni e particolari nelle minigonne laterali sono realizzati in fibra di carbonio. Inoltre, i sedili avvolgenti realizzati in CFRP, l’assenza dell’ausilio elettrico alla chiusura del portellone posteriore (Powerliftgate) e soprattutto l’assenza dei sedili posteriori che fanno diventare Taycan una due posti secchi fanno risparmiare peso. La Turbo GT è fino a 75 chilogrammi più leggera di una Turbo S.

La Turbo GT è la versione con cui Porsche ha battuto di 26 secondi il tempo sul giro della Taycan Turbo S sulla Nordschleife, l’anello nord del Nürburgring noto ai piloti come l’inferno verde. Quando è stato confermato il primato a inizio gennaio, si accennava genericamente a una “Taycan pre-produzione” con cui il pilota collaudatore Lars Kern aveva ottenuto il tempo di 7’07″55.

Grazie alla Turbo GT, Porsche ha battuto il record sul giro elettrico anche sulla pista di Laguna Seca, dove ha avuto luogo anche il lancio mondiale. In questo tracciato californiano che è stato di casa per Tesla (da qualche anno però diventata texana) con 1’27″87, Kern è sceso agevolmente sotto il vecchio record elettrico di 1’30″5.

La versione più performante arriva a poco più di un mese dalla data di lancio del restyling della Taycan, dopo che i modelli presenti in gamma avevano già aumentato le loro prestazioni in particolare grazie al motore PSM sull’asse posteriore potenziato, a seconda della versione, fino a 80 kW.

In questa fase la capacità della batteria era passata da 93 a 105 kWh, di cui 97 kWh netti utilizzabili e con effetti sull’autonomia massima fino al 35% in più. Anche la potenza di ricarica è aumentata fino al picco massimo di 320 kW e il tempo di ricarica limato dai precedenti 22,5 minuti a solo 18 minuti per salire dal 10% all’80% della capacità.

credito foto di apertura: ufficio stampa Porsche