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Pronto il restyling Taycan: fino a 952 cavalli di potenza e 35% più «range»

Apparenza quasi inalterata nel restyling della Porsche Taycan, ma dentro un aggiornamento sostanziale per la tecnologia di bordo: dalla potenza alla batteria, con migliorate prestazioni ed autonomia

Oggi Porsche apre il libro degli ordini per la rinnovata Taycan, lanciata nell’autunno 2019 e già prodotta in 150.000 esemplari se si includono tutte le tre versioni disponibili: coupé 4 porte, station wagon Sport Turismo e versione allroad Cross Turismo.

Per il modello che arriverà a primavera nei saloni, Porsche non ha creato una nuova generazione, piuttosto una versione ottimizzata e rinnovata, ma in profondità. I prezzi partiranno dai €105.000 (opzioni escluse) della Taycan base.

Quanto al look è molto riconoscibile la silhouette che già si conosceva, ma con piccoli interventi quasi sempre dettati da ragioni di efficienza aerodinamica, come sappiamo particolarmente benefica per l’autonomia delle elettriche pure.

Come visto poche settimane fa sulla nuova Macan, sui modelli Turbo e Turbo S prendono forma prese d’aria più prominenti e fari anteriori ridisegnati, mentre nella parte posteriore spunta una appariscente lunga firma luminosa con logo Porsche retroilluminato. L’ottimizzazione passa anche dall’utilizzo di nuovi cerchi in lega.

Se gli interni resteranno familiari ha chi ha già in mente ben chiari quelli della prima Taycan, quello che dovrebbe sorprendere è la approfondita integrazione che i tecnici Porsche hanno compiuto con la tecnologia Apple, che ritengono aver raggiunto il miglior livello tra tutti quelli dei costruttori globali.

Inutile dire che adesso Apple CarPlay sarà una sorta di “re” dell’abitacolo, in attesa che Cariad, la filiale del gruppo Volkswagen incaricata del settore dimostri di aver recuperato il tempo perso nei riguardi della casa di Cupertino.

My Porsche è sempre più integrata in Apple CarPlay e consente di controllare le funzioni del veicolo direttamente dall’ecosistema, ad esempio, per cambiare radio e regolare l’aria condizionata e l’illuminazione. (Credito foto: ufficio stampa Porsche).

Ma anche nel 21° secolo in una Porsche quello che conta non è l’infotainment, piuttosto il livello di prestazioni stradali. La Taycan dopo il restyling cresce in potenza, fino a raggiungere 700 kW (952 cavalli) e 1.100 Nm di coppia massima nella sua versione Turbo S, mentre la Turbo (n.b. questo apparato non esiste nelle elettriche pure, ma nella nomenclatura regna la tradizione) sviluppa 650 kW (884 cavalli) e la versione 4 S può raggiungere i 440 kW (598).

Il modello entry level con un unico motore montato sull’asse posteriore sviluppa ora 300 kW (408 cavalli) di potenza (senza overboost), ovvero 60 kW (95 cavalli) in più rispetto al vecchio modello. L’unità sincrona a magneti permanenti è anche più compatta e pesa 10 chili meno di prima, beneficiando anche di un nuovo inverter, fondamentale nell’amministrare l’energia della batteria.

Il pacco batterie è ancora composto da celle con chimica NMC (nichel, manganese, cobalto) ma dalle percentuali dei metalli diverse rispetto a prima, sempre più sbilanciata sul nichel, il che consente di ridurre il peso di 9 chili aumentandone però la capacità.

Sui modelli superiori con il restyling si passa da 93,4 kWh a 105 kWh (con 97 kWh di capacità utile netta) mentre sulla Taycan base la batteria standard sarà più piccola, circa 90 kWh. Sulla nuova versione svelata oggi è stata migliorata anche la gestione termica della batteria.

Porsche annuncia un’autonomia maggiore del 35% e ora dichiara fino a 678 chilometri di autonomia misurati con ciclo WLTP sulla versione base a trazione posteriore (rispetto ai 503 precedenti) e 630 chilometri sulla versione Turbo a trazione integrale (erano 467).

Un progresso ragguardevole a cui si accompagna una velocità di ricarica più rapida con la potenza massima in corrente continua che cresce fino a 320 kW (dal picco di 270 kW del vecchio modello). Quanto basta per fare il pieno dal 10 all’80% in soli 18 minuti.

La velocità massima è di 260 km/h, e la casa di Stoccarda nella scheda tecnica annuncia 4,8″ in accelerazione 0-100 km/h con la Taycan a trazione posteriore e 2,4″ con la Taycan Turbo S; sono valori che limano rispettivamente di 0,6 e 0,4 secondi le prestazioni della prima versione. Sui modelli più performanti il cliente ha ancora un pulsante boost che può fornire un aumento di potenza di 70 kW (95 cavalli) per 10 secondi.

Porsche si attrezza insomma per rivaleggiare cone Tesla Model S Plaid, capace di raggiungere i 322 km/h: là Taycan non arriva, ma questo non ha impedito ai tedeschi di stabilire un nuovo record sul giro per la categoria delle sportive elettriche sul celebre e probante tracciato del Nürburgring.

In ogni caso è certo che a Weissach hanno lavorato sulla precisione di guida e la dinamica della Taycan, che ora riceve di serie le sospensioni pneumatiche anche sulla versione base e propone il famoso sistema “Porsche Active Ride” (battezzato dalla nuova Porsche Panamera) sui modelli a sue motori.

Le nuove sospensioni pneumatiche indipendenti sulla Taycan del restyling garantiscono un controllo preciso dello smorzamento e dell’altezza da terra, con beccheggio e rollio perfettamente controllati facendo a meno di rigide barre antirollio, quindi senza sacrificare il comfort di marcia.

La Taycan può contare anche su ruote posteriori sterzanti per facilitare le manovre e aumentare la stabilità alle alte velocità. Lo sterzo preciso e prevedibile è un asset della Taycan, così come la frenata mordace e duratura che può essere composta da dischi in acciaio, tungsteno o ceramica. Sull’ultima versione la frenata rigenerativa può arrivare fino a 400 kW (dai precedenti 290 kW) agevolando così la decelerazione e preservando l’autonomia.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Porsche