AUTO

Il sigillo del Governatore Jerry Brown: 5 milioni di auto elettriche entro il 2030

La California per tenere cariche le batterie delle 5 milioni di auto elettriche che vuole sulle sue strade entro il 2030 spenderà $2,5 miliardi

Ieri durante il suo discorso conclusivo prima di lasciare la carica di governatore della California che ha rivestito in due diversi mandati, Jerry Brown ha annunciato che metterà un sigillo “verde” ai suoi ultimi mesi al… volante dello stato del Pacifico.

Un sigillo che porta la sua firma su un ordine esecutivo che impegna l’area più ricca degli Stati Uniti verso un obiettivo di 5 milioni di veicoli a zero emissioni sulle strade entro il 2030. In precedenza, nel marzo 2012, Brown aveva fissato un altro obiettivo ambizioso: 1,5 milioni di veicoli elettrici entro il 2025.

Ma quel traguardo è ora nettamente superato dal nuovo piano. Agli obiettivi del governatore Brown sulla composizione del parco circolante in California si affiancheranno in parallelo le infrastrutture per tenere in marcia quella flotta del 2030.

Un programma dell’importo complessivo di $2,5 miliardi prevede l’arrivo entro il 2025 di 250.000 nuove postazioni di ricarica per veicoli a batteria, incluse 10.000 postazioni DC veloci e per finire anche 200 nuove stazioni di servizio in grado di erogare idrogeno.

Mentre sono noti a tutti i passi indietro della Casa Bianca sugli impegni internazionali nella lotta al cambiamento climatico, il governatore Brown fa l’esatto contrario: trasformare la flotta di 350.000 veicoli elettrici in circolazione oggi in California in un antipasto, piuttosto che un ricordo.

Il traguardo che Brown ha fissato per il suo stato comporta moltiplicare per 15 l’attuale composizione del parco circolante a zero emissioni. Ma proprio le emissioni sembrano essere il punto: al contrario di quanto avviene in Europa o in Italia, in California la maggior fonte di gas serra è il trasporto, circa il 39% del totale.

E Brown nel suo discorso parlava ad elettori che, in diverse aree dello stato, nel 2017 hanno subito alcune delle peggiori ondate di calore, dei peggiori incendi e delle peggiori inondazioni della storia recente. La memoria di eventi drammatici molto freschi potrebbe accrescere il supporto locale per l’iniziativa.

Un’iniziativa che avrà bisogno di una complessa rete di investimenti, incentivi, sgravi fiscali per arrivare a compimento. Una parte rilevante della somma da investire proverrà dal locale mercato dei crediti sulle emissioni. Un sistema che per le case che vendono auto in California prevede quote obbligatorie di veicoli elettrici o fuel cell presenti nella gamma di ogni gruppo.

Da questo mercato dovrebbe arrivare una copertura di $1,6 miliardi. Il resto per arrivare ai $2,5 miliardi previsti dovrebbe provenire da una tassa sulle nuove immatricolazioni di $2 introdotta dal precedente governatore Arnold Schwarzenegger.

Brown a inizio gennaio aveva già annunciato un altro piano ambizioso che prevedeva il raddoppio degli obiettivi di legge fissati dall’attore di origine austriaca sulle energie rinnovabili. Entro il 2030 la quota di elettricità che si dovrà produrre in California da rinnovabili sarà del 50%.

Se le tre grandi dell’auto americana hanno una lunga storia di belligeranza con i governatori californiani, stavolta hanno mostrato di gradire l’intenzione di Brown di continuare a garantire sussidi all’acquisto di auto elettriche ed ibride e a supportare la rete di ricarica.

La politica di Brown, ammesso che il successore dal 2019 in poi la confermi, avrebbe ovvie implicazioni per l’assetto del maggiore mercato degli Stati Uniti. Malgrado in California l’atteggiamento verso le auto elettriche sia tutt’altro che negativo, finora la simpatia non si è tradotta in vendite: restano al 5% del totale annuale.

Secondo le stime di Mary Nichols, che dirige l’influente (e assai temuta dai gruppi automobilistici) agenzia statale California Air Resources Board l’obiettivo di Jerry Brown di cinque milioni di auto elettriche corrisponderebbe ad una quota del 40% delle vendite sul mercato del nuovo.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Lucid Motors