AUTO

Dieci nuovi veicoli elettrici entro il 2020 per GM China

A Shanghai General Motors ricicla la Chevrolet Volt e la concept Chevrolet FNR-X in attesa di una pioggia di novità

Per diventare il gruppo automobilistico più forte sul primo mercato mondiale, General Motors Co. progetta di lanciare dieci auto elettriche ed ibride ricaricabili entro il 2020 in Cina. La produzione del primo modello elettrico al 100% partirà entro due anni, ha detto Matt Tsien, presidente di GM China, in occasione del salone dell’auto di Shanghai.

Il gruppo di Detroit al salone ha presentato solo antipasti: un concept Chevrolet FNR-X (in foto) ibrida ricaricabile con le caratteristiche da SUV che cominciano ad attirare anche i cinesi e la Buick Velite 5, una ibrida ricaricabile con range extender che è un clone della Chevrolet Volt. Non sembra trattarsi dei modelli con cui spiazzare la concorrenza, anche nel migliore dei casi.

Ma Tsien e GM si aspettano dal nuovo piano nel complesso vendite dell’ordine di 150.000 auto con batterie di trazione grandi e piccole. E forse di passare il mezzo milione di unità per il 2025, sull’onda dei programmi governativi che vogliono liberarsi al più presto del drammatico inquinamento che avviluppa le maggiori città del paese asiatico.

Gli americani seguono i rivali della Ford i tedeschi della Volkswagen ed i giapponesi della Nissan Motor nel puntare ad una massiccia quota di auto elettriche. Anche il numero uno mondiale (nei primi tre mesi 2017) Toyota sta facendo marcia indietro: per non restare fuori dalla corsa ai veicoli elettrici, che prevede che per il 2020 il 12% delle vendite sia di questa natura. Dopo una breve fase di possibilismo ormai le autorità cinesi paiono considerare le ibride convenzionali in cui Toyota eccelle alla stregua delle auto a benzina.

Mentre Ford apparentemente sembra voler costruire almeno il primo modello elettrico per la Cina in America (secondo il Detroit News nello stabilimento di Flat Rock) GM realizzerà la produzione per il primo mercato mondiale sul posto. Sperando così di dare una scossa ulteriore alla sua corsa al primato di vendite che tradizionalmente è in gioco con il gruppo Volkswagen.

Tsien e GM sembrano aver messo da parte il timore che molti gruppi dell’auto hanno avuto ed hanno riguardo alle tecnologie avanzate presenti sulle auto elettriche ed autonome da utilizzare in Cina. C’è infatti da ottemperare all’obbligo previsto dalle norme locali di metterne una quota a disposizione dei partner locali.

Durante la conferenza stampa, riportata qui dal quotidiano Detroit News ha detto: “Abbiamo avuto timori relativi alla quota di proprietà intellettuale da condividere. Abbiamo una comprensione abbastanza chiara di quelle che sono le regole di ingaggio. Per i veicoli sui quali General Motors detiene la proprietà intellettuale, abbiamo avuto accordi di lunga durata coi nostri partner per l’uso su licenza della tecnologia e quegli accordi funzionano bene”.


Credito foto di apertura: ufficio stampa General Motors China