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A Wolfsburg niente Trinity: sì a nuova Golf e SUV elettrico

Il gruppo Volkswagen chiude definitivamente il progetto di espansione del sito storico a Warmenau e tranquillizza il centro “tutto-ID” di Zwickau che porterà al debutto la nuova piattaforma SSP

Ad aprile dello scorso anno il fondamentale progetto Trinity che dovrebbe far decollare il successo della gamma elettrica Volkswagen entro fine decennio era stato assegnato ad un impianto completamente nuovo, che avrebbe richiesto un investimento di €2 miliardi e da realizzare a Wolfsburg-Warmenau in un’area adiacente alla sede storica della marca fondata da Ferdinand Porsche.

Così per festeggiare la decisione si erano scomodati l’allora CEO Volkswagen Ralf Brandstätter, Christian Vollmer, che è responsabile della produzione nel board, ovviamente l’allora CEO del gruppo Herbert Diess, Daniela Cavallo a capo dei Consigli di Fabbrica del gruppo, il presidente della Bassa Sassonia Stephan Weil e il capo delle Risorse Umane Gunnar Kilian, che vedete ritratti nella foto di apertura e comprende ben pochi volti ancora oggi attuali ai vertici aziendali.

E fIno all’anno scorso il precedente management guidato appunto da Diess sperava di poter far uscire il primo modello post-piattaforma MEB, appunto il primo frutto del progetto Trinity, nel 2026 e da una linea realizzata in un sito frutto dell’espansione di Wolfsburg, nella vicina Warmenau appunto.

Quella roadmap è stata però messa da parte e di conseguenza il marchio Volkswagen prepara la futura rete di produzione in Germania per il futuro con altro in mente e sparigliando i ruoli delle fabbriche. Così è stato recepita la contrarietà dell’attuale amministratore Oliver Blume al realizzare un nuovo impianto da zero a Wolfsburg.

In una riunione tenutasi ieri, il Consiglio di Amministrazione del gruppo ha informato il Consiglio di Sorveglianza del gruppo Volkswagen sui piani di assegnazione dei veicoli per il marchio fino al 2028. Nel compiere questo passo, l’azienda ha impostato i suoi siti per un utilizzo redditizio della capacità e per la prospettiva economica dei prossimi anni, anni nei quali le trimestrali recenti hanno indicato anche un obiettivo di redditività del 6,5%.

L’allocazione efficiente dei veicoli e l’aumento della produttività sono definiti aspetti-chiave del programma strategico ACCELERATE forward | Road to 6.5 intrapreso dal marchio. Thomas Schäfer, attuale CEO della marca del Maggiolino e della Golf ha dichiarato nella nota stampa: “il nostro settore affronta sfide complesse in quanto sta vivendo una trasformazione che viene condotta in condizioni di business difficili. È ancora più importante preparare i nostri singoli stabilimenti e la rete di produzione Volkswagen in Germania per il futuro. Nel contesto del nostro programma strategico, questo piano di assegnazione dei veicoli recentemente approvato darà un contributo sostanziale a un marchio Volkswagen forte e competitivo”.

Christian Vollmer, Membro del Consiglio di Amministrazione del marchio Volkswagen per la Produzione e membro dell’Extended Executive Committee for Production, ha aggiunto: “Stiamo utilizzando la transizione all’elettromobilità come un’opportunità per ridurre la complessità della nostra produzione e aumentare ulteriormente l’efficienza dei nostri impianti. Stiamo raggruppando sistematicamente veicoli basati sulla stessa architettura in tutti i marchi nei nostri stabilimenti. In questo modo, risparmieremo investimenti significativi nell’integrazione di diverse architetture di veicoli. Vogliamo che i nostri stabilimenti producano diversi modelli sulla base tecnica di un’unica architettura del veicolo”.

Daniela Cavallo, la presidentessa del Consiglio Generale di Fabbrica, ha dichiarato: “Con le decisioni per i nostri impianti nazionali di produzione di veicoli Volkswagen, abbiamo ora compiuto un passo importante nel ciclo di pianificazione. In tal modo, anche in tempi difficili, l’azienda e il Consiglio di Fabbrica stanno dimostrando la loro capacità di lavorare insieme per trovare soluzioni solide che combinino il miglior utilizzo economico possibile delle fabbriche e chiare prospettive per la nostra forza lavoro. Con questo in mente, stiamo ora passando alle fasi successive del ciclo di pianificazione e del programma strategico”.

Oltre alla ID3, la cui costruzione sarà avviata nel 2023, lo stabilimento di Wolfsburg produrrà un secondo modello elettrico. A partire dal 2026, è programmato che uscirà dalle linee di assemblaggio della “casa” storica della marca un SUV completamente elettrico per il Segmento C ad alti volumi.

Il robusto utilizzo dell’impianto sarà assicurato anche dalla produzione della bestseller Golf e della nuova generazione di Tiguan. A partire dal 2025, anche il modello successore della Tiguan Allspace sarà prodotto nello stabilimento principale.

Durante la pianificazione dell’assegnazione degli impianti, è stato deciso che non era necessario costruire un ulteriore impianto a Warmenau, che diventa quindi un vicolo cieco. Invece, nuovi modelli elettrici basati sull’architettura SSP (Scalable Systems Platform), che saranno introdotti alla fine del decennio, saranno integrati nelle strutture esistenti e modernizzate dello stabilimento principale.

A medio termine la notizia più interessante è forse che l’icona bestseller Golf di nuova generazione avrà qui il suo futuro elettrico sulla base della piattaforma SSP, conferma la casa tedesca rispondendo a molte voci che erano circolate al riguardo.

Questo, sottolineava ieri il quotidiano di Francoforte FAZ, appare in linea con la strategia del CEO Oliver Blume di affidarsi a modelli noti nella mobilità elettrica invece di progettare auto completamente nuove come la gamma ID, che il pubblico ha impiegato molto a recepire.

Allo stato attuale, il progetto del modello Trinity originariamente previsto per Wolfsburg andrà allo stabilimento di Zwickau, che recentemente aveva vissuto giornate di tensione per alcuni contratti interinali e timori che i tre turni di produzione di elettriche sarebbero diventati stabilmente due.

Lo stabilimento di Osnabrück continuerà inoltre il partenariato con Porsche, oltre alla produzione dei veicoli a combustione Arteon e T-Roc cabriolet. La pianificazione precedente rimarrà in vigore per tutte le altre sedi tedesche e internazionali, dalla Spagna alla Cina, del marchio Volkswagen, proprio in questi giorni potenziata dall’avvio della produzione di serie nel terzo impianto cinese dedicato alle elettriche, aperto nella cinese Hefei.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG