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Le novità dell’Audi Q6 E-Tron vanno guardate da qui

Abitacolo, schermi e software la fanno da padroni nell’esordio del SUV elettrico al Salone Auto di Monaco; ma Audi tiene ancora qualche riserva sulla carrozzeria definitiva e sulla scheda tecnica

Audi non ha mantenuto una segretezza assoluta su Q6 E-Tron, anzi ce l’ha già mostrata con i wrapping del caso sulla carrozzeria anche in impegnativi test sul campo. Ma con l’occasione del Salone Auto a due passi da casa (Ingolstadt dista poco più di un’ora d’auto da Monaco di Baviera) in molti sono rimasti delusi che i quattro anelli abbiano voluto mostrare solo gli interni del grande SUV elettrico.

Non si poteva quindi scoprire il veicolo finale all’IAA Mobility, quindi, perché aveva ancora un leggero camuffamento della sua silhouette. E in effetti Audi voleva concentrarsi sì sul design, come richiede l’amministratore delegato del gruppo Oliver Blume che vuole marchi design-driven, ma su quello della cabina, degli interni. E questo perché come viene spiegato anche nella nota stampa i progettisti hanno messo mano al Q6 E-Tron da dentro verso l’esterno.

Si tratta di una logica capovolta che segue una rotta resa più percorribile dalle opportunità offerte da una nuova piattaforma dedicata all’elettrico: PPE (Premium Platform Electric), che Audi condivide con Porsche, che la offrirà sulla Macan elettrica. L’uscita della Q6 E-Tron rappresenta anche il lancio del nuovo software Audi/Porsche, che viene utilizzato per la prima volta in questo SUV ed è internamente indicato come E3.

Di fatto le passate vicissitudini hanno fatto sì che i due grandi marchi premium e con spiccata vocazione all’innovazione si siano trovati sorprendentemente in ritardo nel proporre nuova offerta elettrica in modo stabile: così Porsche continua ad avere oggi un solo modello al 100% elettrico: Taycan che conosciamo da quattro anni ormai.

A sua volta da poco più di due anni Audi non presentava una auto elettrica veramente nuova nei vari Saloni Auto globali, soprattutto anche se non solo per i ritardi che ha avuto lo sviluppo della progettazione digitale per le difficoltà in cui si è dibattuta la divisione Cariad.

Situazione che ha finito per spingere Porsche e Audi a cercare alternative: nel primo mercato globale i vertici di Ingolstadt hanno optato per una collaborazione col partner cinese SAIC su una nuova offerta elettrica per non lasciare troppo spazio ai rivali premium o alle startup come NIO o Li Auto. Il tutto probabilmente con molta irritazione dell’altro partner cinese FAW che doveva metter mano a modelli sulla piattaforma PPE.

Per questa Q6 E-Tron, Audi ha voluto creare un’atmosfera da cocoon, da bozzolo, con continuità tra il cruscotto e le portiere, materializzatasi in una striscia di rivestimento morbida al tatto chiamata Softwrap. Il brand tedesco gioca molto sull’utilizzo dei materiali per renderlo un “elemento di design funzionale”, con differenziazioni a seconda della zona.

Quelli che corrispondono ai comandi “sono vestiti di nero lucido di alta qualità per fornire la chiarezza necessaria per l’interazione con il veicolo”. Quelli che “puntano sul comfort si distinguono per le loro ampie superfici e materiali flessibili”, suggerisce la nota stampa. Il Softwrap come è di prassi attualmente può essere rivestito con un tessuto riciclato (che può anche vestire le sedute).

Sopra il Softwrap che si estende senza soluzione di continuità dai pannelli porta alla plancia sino alla zona della console c’è un nuovo set di schermi curvi, il cui contorno evoca quello della griglia Singleframe che conosciamo da qualche decennio nella gamma Audi. Rispetto alle primissime varianti al 100% elettriche Audi la differenza di questa nuova plancia è la progressiva scomparsa di bottoni e comandi fisici.

C’è uno schermo da 11,9 pollici per la strumentazione e uno schermo da 14,5 pollici per l’infotainment MMI. Il passeggero è rivolto verso il proprio schermo da 10,9 pollici. Può guardare un film senza disturbare il guidatore. Un pannello di controllo touch è presente sulla porta antipioggia del conducente, con le funzioni di retro, sedili e illuminazione.

Se saranno evitati quelle asperità iniziali che hanno condizionato fortemente la commercializzazione della prima vettura del gruppo tedesco sulla piattaforma elettrica MEB, parliamo ovviamente di Volkswagen ID3, il SUV Audi sarà iper-connesso, con, ad esempio, l’assistenza vocale che consente di controllare le funzioni e apprende mentre viene utilizzato per assistere meglio il cliente. Perciò le sequenze operative ricorrenti sono automatizzate, proprio come ad esempio le impostazioni dell’aria condizionata.

Il modello sarà in grado di avere (in opzione) un head-up display in realtà aumentata. Le informazioni vengono proiettate su un piano di immagine inclinato attraverso il parabrezza, dando l’impressione di essere visualizzate davanti al veicolo. L’illuminazione ambientale contribuisce all’aspetto, ma anche alle funzioni, consentendo ad esempio di visualizzare gli indicatori di direzione dinamici o il livello di carica.

Per Q6 E-tron Audi annuncia una lunghezza di 4,75 metri, ovvero in una zona a metà tra Q4 E-Tron (4,58 metri) e Q8 (4,95), sta evolvendo il design dei suoi interni, incluso un nuovo layout del display. Audi annuncia un bagagliaio di 526 litri. Il volume può raggiungere i 1529 litri piegando il banco 40/20/40. Sotto il bagagliaio anteriore, c’è uno spazio ulteriore per un frunk da 64 litri.

Bisognerà attendere un altro Salone per i dati definitivi di potenza ed autonomia di questo modello con lancio commerciale previsto nei primi mesi dell’anno prossimo: tra le indiscrezioni comparse negli stand tedeschi la certezza maggiore sembra riservata alla potenza di picco della ricarica, che dovrebbe collocarsi a 270 kW, come dire che in 10 minuti si potrebbe arrivare a mettere nelle celle l’energia necessaria per percorrere 250 chilometri.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Audi