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General Motors ci ripensa su Bolt e le regala batterie Ultium

Malgrado tutto, Bolt non andrà in pensione: l’elettrica di maggior successo del gruppo di Detroit si proporrà come veicolo anche più affordable di quanto sia ora, migliorando anzi in efficienza e autonomia

Da molti mesi è noto che entro fine 2023 il business plan General Motors prevede l’uscita di diversi modelli Chevrolet al 100% elettrici, come Silverado EV, Blazer EV ed Equinox EV. La novità è che il primo e più venduto veicolo elettrico puro della marca del bowtie non si farà da parte.

Lo ha annunciato durante la conference call con azionisti e analisti di Wall Street dopo la presentazione dei conti del secondo trimestre l’amministratore delegato Mary Barra, che ha rivelato l’uscita di una Bolt di nuova generazione, ma sempre prima e prima di tutto un veicolo elettrico a prezzo accessibile.

General Motors aveva precedentemente pianificato di interromperne la produzione entro la fine dell’anno. Ma se i primi modelli al 100% elettrici basati sulla nuova piattaforma Ultium arrivano col contagocce, dal GMC Hummer alla Cadillac Lyriq, in più di un caso mettendo anche alla prova la pazienza della clientela, il gruppo di Detroit ha venduto oltre 33.000 veicoli elettrici Bolt nelle versione EV ed EUV nel primo semestre 2023.

Numeri che hanno indotto il CEO Barra a prendere atto dell’inerzia favorevole di cui Bolt continua a beneficiare sul mercato (malgrado l’imponente campagna di richiamo che ne aveva interessato le batterie). Barra e i suoi manager si sono adeguati, applicando il loro mantra “vincere con semplicità”.

Sentita dal quotidiano Detroit News, Stephanie Brinley, direttrice associata della società di consulenza specializzata S&P Global Mobility, ha affermato che è una “sensata decisione conservare il nome” e offrire un’altra opzione elettrica a prezzi accessibili a molte tasche.

Oggi nelle concessionarie degli States Bolt EV 2023 parte da $27.495 e Bolt EUV parte da $ 28.795. General Motors per ampliare l’offerta di modelli accessibili ha in programma di offrire nei prossimi mesi una Equinox BEV a un prezzo base di circa $30.000 .

Barra ha detto agli investitori a margine della presentazione degli utili del primo trimestre che la società avrebbe terminato la produzione del suo veicolo elettrico più piccolo per preparare lo stabilimento Orion Assembly nel Michigan, dove si costruisce finora Bolt per la produzione di nuovi light truck elettrici, settore nel quale ha previsto circa $4 miliardi di investimenti.

A Orion Assembly i pickup elettrici saranno basati sulla nuova piattaforma elettrica dell’azienda Ultium, la cui componente batterie è realizzata insieme al partner coreano LG Energy Solution. L’attuale Bolt non è basata sui nuovi pianali Ultium né sulle sue batterie, sebbene contenga molta tecnologia coreana (così come avveniva per la Opel Ampera, brevemente venduta in Europa come clone della primissima Bolt, il cui lancio risale al 2017).

La seconda generazione Bolt, ha detto Barra agli investitori, sarà invece un “prodotto basato su Ultium, quindi stiamo sicuramente sfruttando quella tecnologia perché ci aiuterà davvero a ridurre i costi”.

A partire dal 2021, dopo che la casa auto ed LG Energy Solution avevano dovuto richiamare tutte le Bolt in commercio per il rischio di incendio della batteria a causa di difetti di fabbricazione, Chevrolet aveva abbassato i prezzi delle varie versioni Bolt e questo l’aveva riportata al ruolo di modello elettrico di punta del gruppo GM.

In un comunicato sulla prossima Bolt, la casa automobilistica afferma che l’utilizzo di Ultium e della nuova piattaforma software Ultifi contribuirà a riportare Bolt sul mercato con tempistiche più rapide. Il lancio, il sito di produzione (che la stampa specializzata americana ipotizza possa essere il Messico) e altri dettagli sulla prossima generazione Bolt saranno annunciati in seguito.

Quello che appare certo è che inserendo nuove batterie Ultium più efficienti su una piattaforma esistente Chevrolet potrà ulteriormente mantenere prezzi competitivi per Bolt, offrendo però anche autonomia più elevata.

In poche parole la seconda generazione Bolt (che a questo punto forse vedremo anche in Europa) può contribuire a quel segmento finora spopolato di modelli elettrici puri a prezzi accessibili a molte tasche, ma dalla gestione se non identica simile a quella dell’auto tradizionale, una disponibilità fondamentale per spostare il target di acquisto dell’auto elettrica da early adopter e flotte al comune automobilista.

credito foto di apertura: ufficio stampa General Motors