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Il «concept» Project V: elettrico, ma sempre Caterham

Celebri per auto divertenti ma scomode, gli inglesi entrano in un nuovo mondo con una sportiva al 100% elettrica, ma senza cedere sui loro principi

La novità di nicchia più interessante della settimana è senz’altro il concept svelato da Caterham, la marca al 101% inglese nelle scelte tecniche e di design nata quando Colin Chapman aveva deciso di abbandonare le scomodità della Lotus Seven per proporre modelli più vivibili per i suoi ricchi clienti, a iniziare dall’Europa. Ma Caterham invece da allora non ha mai mancato di trovare fedelissimi senza timori delle scomodità e con voglia di pilotare, più che di viaggiare.

Adesso il produttore britannico di auto sportive ha presentato con Project V, una concept car coupé che mantiene la predilezione fondamentale sua (e in precedenza di Chapman) per la leggerezza e il minimalismo progettuale, ma la applica a un prototipo al 100% e contemporaneamente lascia capire che ci sarà la possibilità del lancio sul mercato di una versione di produzione verso fine del 2025 o l’inizio del 2026 a prezzi inferiori a 80.000 sterline (oggi circa €93.000).

A differenza della versione elettrica della Caterham Seven che la società ha presentato come concept car la scorsa primavera, Project V è stata progettata come veicolo al 100% elettrico fin dai primi file salvati sui computer. In effetti questo veicolo si discosta notevolmente dal concetto Caterham della Seven con le ruote autoportanti ed è molto più simile a una coupé sportiva convenzionale.

Questa coupé elettrica da 1.190 kg è progettata come una 2+1 posti (opzionale 2+2) ed è alimentata da un motore elettrico da 200 kW (271 cavalli) collocato sull’asse posteriore, accoppiato ad un pacco batterie leggero, con capacità di 55 kWh adeguato a raggiungere una autonomia massima di 400 chilometri misurati con standard europeo WLTP.

Caterham specifica nella scheda tecnica un valore di accelerazione da 0 a 100 km/h come inferiore a 4,5 secondi e la velocità massima raggiungible come 230 km/h. Una batteria più grande, che avrebbe potuto alimentare un secondo motore elettrico e quindi dare vita di fatto ad una Caterham non è stata realizzata per motivi di peso del mezzo.

Caterham non ha fornito nella sua nota stampa anche informazioni sulle caratteristiche della batteria come fattore forma delle celle o la loro chimica. Peraltro possiamo ragionevolmente escludere che si tratti di celle LFP, e che siano invece celle con chimica ad alte prestazioni dall’elevato contenuto di nichel nei catodi.

Questo se, come probabile, la clientela Caterham userà anche il futuro modello elettrico come già gli attuali su tratti relativamente brevi (a volte addirittura portando l’auto su un carrello) ma appassionanti come sono passi dolomitici o alpini, oppure per partecipare a un track day, magari al Nürburgring.

La gestione termica del BMS di bordo deve essere stata studiata in questa ottica di utilizzi che si aggirano attorno a un’ora ma con sfruttamento intenso, e questo ha anche altre conseguenze. Caterham infatti precisa che il pacco batteria avrà una “gestione termica avanzata” e potrà quindi essere caricato dal 20% all’80% in circa un quarto d’ora, se collegato a un caricabatterie HPC che assicuri una potenza di almeno 150 kW.

Per contenere il peso, il concept inglese ha un telaio composito in alluminio e fibra di carbonio e il peso-obiettivo dichiarato inferiore a 1,2 tonnellate si applica alla versione a 2 posti+1, mentre Caterham non fornisce alcuna informazione sulla 2+2 né sulle singole differenze di progettazione.

La carrozzeria, creata dal nuovo capo del design Anthony Jannarelly è stata resa concreta dalla nostra (ma di proprietà tedesca) Italdesign, afferma l’azienda nel comunicato stampa. “Project V non è solo uno studio concettuale o di design, abbiamo testato la fattibilità tecnica e produttiva durante tutto il processo di sviluppo”, ha precisato Bob Laishley, che non è solo amministratore delegato di Caterham Cars ma anche COO della neonata divisione elettrica Caterham EVo che proprio nella futura Project V avrà il primo modello in gamma.

Alla presentazione della Seven al 100% elettrica, Caterham aveva sottolineato che sarebbe stata presa in considerazione la produzione dei una Seven BEV solo “quando la futura generazione di tecnologia delle batterie lo consentirà”.

Come dire quando le celle NMC più comuni sui modelli ad alte prestazioni avranno densità di energia molto più elevata grazie a nuovi elettroliti o anodi oppure saranno disponibili di più leggere come quelle litio-zolfo già messe alla prova nel settore aerospaziale.

Con Project V Caterham si prepara finalmente a rendere familiari linee al passo col XXI° secolo, mentre quelle del cavallo di battaglia attuale hanno uno stile radicato nella Lotus Seven del 1957 (credito foto: ufficio stampa Caterham via Newspress UK)
credito foto di apertura: ufficio stampa Caterham via Newspress UK