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12 mesi in più per il traguardo delle elettriche Mercedes-Benz

Il gruppo tedesco rinvia al 2026 l’obiettivo intermedio annunciato due anni fa di raggiungere metà delle vendite globali con auto elettriche pure e ibride plug-in: colpa della Cina e dei PHEV

Mercedes-Benz rimanda un obiettivo intermedio del proprio percorso per diventare un produttore esclusivo di auto e SUV elettrici. Ola Källenius, l’amministratore delegato della Stella a Tre Punte, all’assemblea generale annuale del gruppo mercoledì ha confermato che l’obiettivo fissato circa due anni fa che prevedeva che le auto elettriche e gli ibridi plug-in dovrebbero rappresentare la metà delle vendite entro il 2025 è cambiato.

O più precisamente il costruttore svevo vuole sì raggiungere questo obiettivo intermedio entro la metà dell’attuale decennio ma, come ha precisato il manager svedese: “a partire da oggi, significa la metà del decennio: 2026”. Pertante Mercedes-Benz posticipa il traguardo di almeno un anno.

Non è un fatto che provoca un terremoto in un business plan, lo spostare di dodici mesi un obiettivo. Per quanto riguarda il settore delle elettriche lo ha fatto nel recente passato in General Motors Mary Barra e probabilmente dovrà farlo anche il gruppo JLR, riguardo al suo piano strategico steso dall’ex-N.1 Thierry Bolloré.

Quando Mercedes aveva cambiato la sua strategia da “electric first” a “only electric” nell’estate 2021, è stato posto anche questo obiettivo intermedio del 50%. All’epoca, la dichiarazione suonava così: “la conferma odierna di questi obiettivi si basa sulle seguenti ipotesi: una quota xEV (n.d.a.: ovvero elettriche pure più ibride ricaricabili)significativamente più alta del 50% nel 2025 e uno scenario di mercato in cui i veicoli elettrici avranno essenzialmente sostituito il motore a combustione interna entro la fine del decennio”.

Sullo sfondo del rinvio appaiono due ostacoli. Il primo era tutto sommato prevedibile: i dati di vendita degli ibridi plug-in che mese dopo mese sono globalmente in calo (con rare eccezioni come proprio l’Italia). Nel 2022, i veicoli elettrici con piccole batterie e piccole autonomie rappresentavano ancora poco meno del 63% delle vendite xEV di Stoccarda.

Tuttavia, poiché i 117.800 veicoli elettrici includono anche le Smart e il numero di auto elettriche EQ è pertanto inferiore, la quota di ibride plug-in della marca Mercedes-Benz è ancora leggermente superiore. Ma le vendite dei PHEV sono calate del 14% nel primo trimestre del 2023 e la situazione è improbabile che migliori (specia in Germania soprattutto a causa della fine del sussidio ambientale per questi veicoli), e i pianificatori Mercedes vedono l’obiettivo intermedio in pericolo.

Nel grafico del quotidiano finanziario Handelsblatt in arancione sono indicate le vendite trimestrali di auto con la presa (elettriche pure e ibride ricaricabili) e in grigio le altre (credito grafico: Handelsblatt; fonte dati: OEM, Bloomberg)

Si potrebbe anche dire che le vendite dei veicoli elettrici puri non hanno del tutto soddisfatto, ma forse sarebbe più corretto dire che non hanno soddisfatto sul primo mercato, la Cina. Perché con circa 52.000 veicoli al 100% elettrici Mercedes ha venduto quasi il doppio nel primo trimestre rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Ma questo significa anche i veicoli elettrici rappresentano solo circa un decimo delle consegne totali di veicoli passeggeri.

È in Cina, in particolare, che le vendite di veicoli elettrici puri si stanno indebolendo di fronte a una concorrenza locale che va a sfidare persino le case premium tedesche, ormai. Nel più grande mercato automobilistico del mondo, Mercedes-Benz è stata in grado di registrare solo 14.000 nuove auto elettriche nel 2022.

E per le sue berline EQS ed EQE al top di gamma, il gruppo ha persino dovuto ridurre i suoi prezzi fino a €32.000 in Estremo Oriente l’anno scorso per trovare acquirenti. Ma aumentare i dati di vendita probabilmente rischia di riflettersi nei profitti e di creare un danno di reputazione alla strategia che ha puntato sul lusso come voluto da Källenius.

E anche modelli come l’EQC stanno funzionando meno bene rispetto al previsto. Come scrive la testata finanziaria Handelsblatt citando i dati della società di consulenza Marklines, Mercedes è stata in grado di vendere solo 64.000 esemplari del primo modello contrassegnato con EQ dal suo lancio sul mercato nel 2019. Dai circoli aziendali, si dice che tali dati di vendita sono stati pianificati all’anno, non nel corso del ciclo di vita. La produzione dell’EQC a Brema sarà interrotta nel corso del secondo trimestre del 2023.

Nonostante il rinvio dell’obiettivo intermedio al 2026, tuttavia, l’obiettivo rimane quello di diventare al 100% elettrica entro la fine del decennio, “ovunque le condizioni del mercato lo consentano”. Ma è probabile che la società faccia uso di questa porta sul retro, che Mercedes aveva lasciato aperta nel 2021 quando era stata annunciata: “Handelsblatt” valuta l’aggiornamento per il motore V8 M176 come indicazione che Mercedes potrebbe tenersi stretti alcuni modelli termici negli Stati Uniti e in Cina anche dopo il 2030.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Mercedes-Benz Group