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Al Salone di Shanghai arriva la Yangwang U9, la sportiva di BYD

La crescita frenetica del gruppo BYD, che mira a produrre 3,6 milioni di auto elettrificate nel 2023, spalanca le porte anche a modelli di nicchia: a questo punta la casa di Shenzhen, creando la sua “Acura cinese”

Il gruppo BYD aveva anticipato a novembre 2022 la creazione di un marchio elettrico premium, confermando l’intenzione strategica di proporre modelli più sofisticati e costosi al pubblico con la stessa politica attuata in passato dai giapponesi, come Toyota con Lexus o Honda con Acura.

Così Yangwang comincia a entrare nel panorama dell’offerta di elettriche premium del primo mercato del globo, e ha presentato lo scorso gennaio un SUV di fascia alta battezzato U8, il primo modello di produzione del marchio Yangwang, che non lesina in dimensioni, visto che nella sua scheda viene dichiarato che sia lungo oltre 5 metri e largo 2 metri.

Adesso l’ufficio comunicazione e marketing di Yangwang ha condiviso anche tre immagini della supercar elettrica U9, affermando che l’appariscente modello sarà esposto al biennale Salone dell’Auto di Shanghai a partire dal prossimo 18 aprile.

Non è la prima volta, bisogna ricordare, che una casa cinese prova a tastare il terreno con una sportiva elettrica vera e propria. I primi casi non erano stati salutati da successo, per la verità, visto che il gruppo BAIC aveva provato a presentare all’ultimo Salone di Ginevra nel 2019 due sportive col marchio Arcfox studiate e realizzate in collaborazione con le spagnole QEV e Campos ma nessun numero di produzione sostanziale era poi stato raggiunto.

Anche un altro grande gruppo come lo storico FAW ha costruito una sua sportiva, la Hongqi (Bandiera Rossa) S9, che nel non lontano 2021 sembrava perfino essere destinata a una produzione in Italia nella Motor Valley, prima che le prospettive della meteora Silk EV svanissero nel nulla. Anche della produzione cinese di questo modello ambizioso non si sono saputi ulteriori sviluppi.

Ma con BYD e con il suo marchio premium Yangwang le ambizioni probabilmente saranno seguite dai fatti, considerato che il gruppo diretto da Wang Chuanfu è quello a livello globale dalla crescita più rapida negli ultimi anni, anche più dello stesso fenomeno-Tesla.

Infatti prima di sottovalutarla è forse bene ricordare che ci riferiamo ad un gruppo auto che sta passando da una produzione di 190.000 a 3,6 milioni (l’obiettivo 2023) di auto elettriche in tre anni: nel 2020 erano appunto 190.000, nel 2021 603.000 e nel 2022 1.870,000.

Per ora Yangwang Auto ha un sito web che non dispone di una pagina internazionale, o comunque in inglese. E pensando a quanto avvenuto con un modello come la Atto 3 già importata in Europa, che è stata frettolosamente spogliata del nome cinese Yuan+ per uno più neutro, se vedremo le Yangwang in Occidente viene da chiedersi quale nome porteranno, oltre a partire da quando.

L’uscita del grande SUV Yangwang U8 precede la sportiva U9 (credito foto sito web Yangwang Auto)

Intanto per ora Yangwang non solo non anticipa scelte così strategiche, ma non ha rilasciato nemmeno ulteriori informazioni sulla U9, per le quali intende certamente approfittare della mediaticità del Salone Auto a Shanghai ormai alla porte.

Quando il gruppo BYD ha lanciato ufficialmente il marchio Yangwang annunciando il suo SUV U8, per la sportiva elettrica Yangwang U9 aveva precisato che avrà un prezzo nella sfera del 1 milione di yuan ($145.400) e che può accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.

Credito foto di apertura: sito web Yangwang Auto