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In Europa la prossima Prius solo in versione ibrida «plug-in»

La quinta generazione Toyota Prius avrà forme meno radicali di quelle che nei casi precedenti hanno diviso il consenso, e come segno dei tempi sui nostri mercati abbandonerà la scelta ibrida uscendo solo in versione plug-in.

Quest’anno Toyota ha potuto festeggiare il venticinquesimo anniversario della vita di Prius, il modello un tempo all’avanguardia della sostenibilità che ha messo la tecnologia ibrida sulle mappe globali e che poi lo ha diffuso con crescente successo in tutta la gamma del primo gruppo globale per vendite.

Peraltro man mano le motorizzazioni ibride convenzionali si sono diffuse Prius ha sofferto in modo crescente la competizione diretta di modelli del marchio quali Corolla e Camry, richiedendo sostanziali ripensamenti al momento di varare una generazione del tutto nuova.

Quella che uscirà nelle concessionarie a primavera del 2023 sarà infatti la quinta ed è stata svelata stamattina in Giappone, prima di avviarsi a fare il suo debutto in pubblico all’imminente Salone Auto di Los Angeles.

Per il mercato del Vecchio Continente, Toyota ha deciso di cambiarne il posizionamento. Quindi la prossima Prius sarà proposta esclusivamente come ibrido plug-in, il che dovrebbe permetterle di posizionarsi in modo meno direttamente conflittuale con la Corolla.

Anche per la quarta Prius (lanciata nel 2015) era prevista una versione ibrida plug-in, ma l’abbandono per il nostro mercato dell’ibrido convenzionale appare comunque un segnale forte ed è in linea col piano svelato a dicembre dello scorso anno che prevede grandi investimenti per lanciare 30 modelli al 100% elettrici a livello globale entro il 2030.

Con la novità è cambiata anche la tecnologia di bordo: se finora Prius presentava un motore 1.8 benzina da 98 cavalli abbinato a un’unità elettrica da 72 cavalli con una potenza cumulativa di 122 cavalli, dal prossimo anno la clientela troverà un due litri benzina da 148 cavalli abbianto a un motore elettrico da con 160 cavalli che porteranno la potenza cumulata a 223 cavalli (o 164 kW), che dovrebbero aggiungere un po’ di sportività a questo modello che finora a questo aspetto ha poco guardato.

L’autonomia in modalità elettrica aumenterà di oltre il 50% grazie a una batteria da 13,6 kWh che prenderà il posto di quella limitata finora a una capacità di 8,8 kWh. Grazie alla maggiore capacità e a celle a maggiore densità di energia questo potrebbe tradursi in fino a 75 chilometri in trazione elettrica (sebbene il valore ufficiale non sia ancora stato comunicato).

Il pubblico potrà anche optare per un tetto dotato di pannelli solari, una tecnologia che potrebbe generare energia aggiuntiva sufficiente per aggiungere una autonomia di oltre 1.000 chilometri l’anno, secondo la casa giapponese.

La prossima Prius Ibrida plug-in sarà costruita sulla piattaforma GA-C di seconda generazione della Toyota New Global Architecture (TNGA), caratterizzata da un peso ridotto e rigidità aumentata. Grazie all’ottimizzazione del posizionamento della batteria sotto al sedile posteriore e del serbatoio del carburante, si è ottenuto un baricentro più basso, per una migliorata esperienza di guida e manovrabilità.

L’altra evoluzione riguarda il design. Fin dal suo debutto, la Prius è stata spigolosa, particolare, certo del tutto riconoscibile anche se non per tutti in modo favorevole. Ma Toyota con le ultime ondate di modelli non ha certo avuto paura dell’originalità nel design, e quindi resta la forma a cuneo, marchio di fabbrica del modello, che però si è evoluta adottando linee più moderne ed efficienti.

La silhouette fluida è stata realizzata abbassando l’altezza complessiva di 50 millimetri, spostando l’apice del tetto all’indietro e adottando pneumatici di diametro maggiore, fino a 19 pollici. E anche le proporzioni stanno cambiando.

La Prius si è accorciata, scendendo da 4,57 metri a 4,51. Allo stesso tempo, il passo è aumentato di 5 centimetri. Sono conservate alcune peculiarità estetiche, come l’ottica a forma di C che si inserisce come una ferita nella carrozzeria, che in vista frontale riprende l’andamento orizzontale dei componenti di illuminotecnica sempre più gradito ai designer globali.

La vista posteriore è sottolineata da un elemento di illuminazione lineare tridimensionale che enfatizza il design e richiama l’attenzione sul logo Prius. (credito foto: ufficio stampa Toyota Italia)

Quanto agli interni sono divisi in tre zone secondo la nuova “Island Architecture” di Prius: “surroundings”, “driver module” e “floating instrument panel”. Il secondo spazio si basa sullo schermo LCD TFT da sette pollici che si trova direttamente nel campo visivo del guidatore, migliorando la sicurezza in quanto il conducente può mantenere gli occhi sulla strada.

Il cruscotto riprende qualche idea proposta nel SUV elettrico BZ4X ed è caratterizzato da uno schema pulito con un’intrusione minima nel campo visivo del guidatore, privilegiando usabilità e impatto visivo.

Combina uno schermo centrale discreto e più basso e una plancia compatta per i comandi dell’aria condizionata, mentre l’illuminazione del cruscotto è collegata alle notifiche del Toyota Safety Sense, che manda avvisi mediante cambi di colore.

Negli interni della Prius quinta generazione il digitale sarà ben presente ma non ci si allontana dallo stile tradizionale del cruscotto (credito foto: ufficio stampa Toyota Italia)
Credito foto di apertura: ufficio stampa Toyota Italia