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Sorpasso di BYD su Tesla nel primo semestre, ma con un “asterisco”

La casa cinese che ha appena smesso di produrre auto convenzionali continua la cavalcata inarrestabile nelle vendite ed è la prima nel mondo per immatricolazioni di vetture elettrificate: e Tesla?

Sono passate meno di 48 ore tra la comunicazione periodica Tesla sulle consegne del trimestre, e la parallela ufficializzazione da parte di BYD, il colosso automobilistico cinese sostenuto dalla Berkshire Hathaway di Warren Buffett, dei dati di vendite, che le hanno consentito di riuscire nella clamorosa operazione di effettuare il sorpasso sulla casa di Elon Musk come più grande casa di veicoli elettrici per vendite globali. Ma c’è un ma o, se preferite, un “asterisco”.

BYD, con sede nella metropoli della tecnologia Shenzhen, ha venduto 641.000 veicoli nei primi sei mesi dell’anno, una crescita di oltre il 300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ad essere esatti il 314,9%.

Questo rispetto ai 564.000 veicoli consegnati (l’approssimazione Tesla di quella che maggior parte delle case chiama tout court vendite) dagli americani, che hanno attribuito alle difficoltà del secondo trimestre nella catena della fornitura e ai lockdown in alcuni vitali centri urbani cinesi il risultato in discesa.

Per due anni ad ogni trimestre Tesla esibiva un nuovo record di produzione e consegne, in gran parte grazie alla produttività di Fremont e alla crescita di Shanghai. Ma le nuove arrivate in Texas e Germania per il momento non assicurano una crescita altrettanto rapida di quella della Gigafactory cinese che non a caso Musk non perde occasione di lodare.

Al contrario l’ascesa di BYD, o per meglio dire il suo ritorno al vertice visto che prima del lancio di Model 3 era il primo produttore globale di auto elettriche pure, sottolinea il rafforzamento della Cina nella manifattura collegata alla transizione sostenibile, in particolare grazie ai vantaggi dell’azienda asiatica di farsi in casa anche le batterie.

BYD in effetti sembra anche bene avviata quest’anno per superare LG Energy Solution come secondo produttore mondiale di celle per batterie di veicoli elettrici, alle spalle della leader CATL. Secondo la società di consulenza specializzata nelle batterie SNE Research, da aprile BYD ha superato la rivale coreana come quota di mercato mensile. A questo ha contribuito in parte il blocco allo stabilimento che fornisce Tesla di Shanghai.

Nella fase dei lockdown cinesi Tesla, come peraltro le startup cinesi nate a sua immagine e somiglianza come Li Auto, Xpeng Motors e NIO, è stata colpita più duramente dai blocchi rispetto a BYD, che ne ha beneficiato perché la maggior parte delle sue fabbriche non ha sede nelle regioni e nelle città che hanno subito le restrizioni più severe. Così questo in parte spiega il sorpasso di BYD su Tesla, ma c’è anche un altro “asterisco” da precisare.

Ovvero, se si guarda ai dati di vendite recenti, si scopre che BYD è il più grande produttore globale di veicoli elettrificati, ovvero elettriche pure, ibride ricaricabili e convenzionali. Il gruppo a fine inverno ha smesso di produrre auto convenzionali. Ma non ha smesso di produrre auto con motore a scoppio, perché immatricola quasi la metà della gamma con modelli PHEV, ovvero ibride con la presa.

Nel mese di giugno appena andato in archivio, erano 134.036, quasi la metà ibride ricaricabili. Insomma: è ancora Tesla il maggior produttore e venditore globale di auto elettriche pure. A giugno BYD ha consegnato i suoi modelli apprezzati localmente, 32.077 Song, 26.623 Qin, 25.439 Han, 19.731 Yuan eccetera. Per ora la metà circa erano appunto elettriche, e il tutto senza andare a indagare sulla notorietà di questi modelli in Occidente, dove invece Model 3, Y o la ormai classica S sono molto visibili all’automobilista medio.

Forse per questo BYD per l’esportazione punta molto su Asia e Centro e Sud America, sfruttando anche la relativa convenienza rispetto alle elettriche ed ibride delle case tradizionali. Dobbiamo aspettarci quindi una ripetizione del meccanismo dell’invasione giapponese prima e coreana poi sui mercati auto globali, anche coi cinesi e anzitutto con BYD quindi, se è stata in grado di effettuare il sorpasso (con l'”asterisco”) su Tesla?

In questo momento BYD incontra il favore degli investitori e dei mercati: la sua capitalizzazione $128,8 miliardi, è molto dietro a Tesla ma davanti al gruppo Volkswagen ($117,5 miliardi). Insomma la fiducia non sembra mancare. Ma BYD sta correndo molto per crescere e qualche passo falso lo ha fatto di recente.

Ad esempio, da maggio è alle prese con una inchiesta delle istituzioni regionali per eccessivo inquinamento della fabbrica auto nei pressi della città di Changsha. Inoltre, una campagna di richiami “non pubblicizzati” sulle batterie delle ibride plug-in fa pensare a poca trasparenza verso i consumatori. In altre parole è presto per considerare i dati del primo semestre un risultato acquisito o tanto meno a lungo termine.

Credito foto di apertura: profilo WeChat BYD