AUTO

Nel secondo trimestre 2022 niente record e consegne in grigio per Tesla

Un anno fa, la casa di Elon Musk aveva consegnato 201.250 veicoli: quest’anno sono stati 254.695, una crescita del 26,5% su base annua, ma in calo rispetto ai 310.000 del primo trimestre, sotto i colpi delle crisi globali

Questa volta potrebbe essere una fortuna per Tesla ed Elon Musk che notizie non positive lascino molto tempo, per il sopraggiungere della festa nazionale americana del 4 luglio, a mercati, analisti e investitori per digerirle e metterle in prospettiva. La casa texana ha infatti reso pubblici i nuovi numeri relativi alla produzione (258.500 esemplari) e alle consegne (254.695) dei suoi veicoli elettrici per il secondo trimestre per il 2022.

Le consegne, l’approssimazione più vicina alle vendite globali secondo i conti Tesla, sono scesi appena al di sotto delle aspettative degli analisti. L’anno scorso nello stesso trimestre Tesla aveva messo nelle mani della clientela 201.250 veicoli, superando per la prima volta le 200.000 unità in un trimestre.

Nel primo trimestre 2022, Tesla ha consegnato 310.048 veicoli, pertanto il calo del periodo concluso il 30 giugno è stato del 17,9%. Insomma, per la prima volta dopo due anni di crescita industriale vertiginosa, Musk non può dare a Wall Street e ai suoi fan, che sono spesso investitori, un nuovo record.

Secondo il consenso delle previsioni della società Street Account del gruppo FactSet, gli analisti si aspettavano consegne di 256.520 veicoli per il trimestre, caratterizzato da pesanti lockdown nella regione di Shanghai che nel recente passato è stata fondamentale per la crescita Tesla, da interruzioni alla catena di approvvigionamento, con chip e altre parti in grande sofferenza.

Ma il fatto che sia mancato un record nelle consegne del secondo trimestre non dovrebbe far dimenticare che in questo periodo del 2022 ci sia stata comunque una crescita delle vendite del 26,5% su base annua.

In altre parole, anche con questi ostacoli molto alti da superare, Tesla può sperare di mantenere l’obiettivo di una crescita media annua del 50% nelle consegne di veicoli.

Questo non per nascondere le difficoltà di crescita della produzione nelle nuove fabbriche ad Austin, in Texas e in Germania, che da quest’anno affiancano Fremont, in California e Shanghai.

Il CEO Tesla nel recente passato ha lamentato come prima di arrivare a regime due nuove Gigafactory in crescita parallela abbiano ai suoi occhi piuttosto l’aspetto di enormi fornaci in cui bruciare denaro a ogni istante che passa, prima di arrivare a produrre abbastanza veicoli e batterie per giustificare i loro costi.

Che il prosieguo del 2022 non debba ripetere il passo falso è possibile: giugno 2022 è stato il mese con la produzione più alta nella storia dell’azienda, ha precisato Tesla. Intanto però si prevedono altre notizie grigie il prossimo 20 luglio, quando la società presenterà i conti.

Gli analisti si sono già messi al lavoro e c’è chi prevede per il trimestre appena concluso $2 miliardi di profitti trimestrali, in discesa rispetto a quelli da record di $3,3 miliardi del periodo concluso il 31 marzo, ma comunque in crescita rispetto a $1,1 miliardo che era stato ottenuto nello stesso periodo del 2021.

Credito foto di apertura: presentazione Tesla