AUTOMAZIONE

Secondo Waymo i «robotaxi» avrebbero evitato decine di incidenti mortali

La divisione di Google per la guida autonoma avanzata ha sottoposto a simulazioni i 72 incidenti fatali avvenuti tra 2008 e 2017 a Chandler (dove i suoi robotaxi operano) e ritiene che solo nell’8% dei casi avrebbero avuto problemi

Secondo Waymo i suoi robotaxi dotati di sensori, chip e software di guida autonoma avanzata sarebbero stati in grado di evitare praticamente tutti gli incidenti stradali conclusisi tragicamente nel corso di dieci anni a Chandler, Arizona tra il 2008 e il 2017.

Perché la divisione di Alphabet abbia preso in esame proprio il sobborgo di Phoenix è presto detto: rappresenta quello che Maranello o Borgo Panigale sono per i motori, ovvero un luogo dove si è fatta la storia della guida autonoma avanzata, visto che lì sono stati condotti il maggior numero di test reali su strade aperte al pubblico e lì ormai è anche possibile salire su un taxi senza nessuno al volante, né un supervisore a bordo.

La conclusione è stata resa pubblica con un post firmato da Trent Victor, dopo aver sottoposto a innumerevoli simulazioni i dati di quegli incidenti fatali. I soli sinistri nei quali i sistemi di Waymo non riescono a evitare o mitigare i danni sembrano essere quelli in cui il veicolo è tamponato da dietro. La cosa sembra sufficiente agli scienziati della società per confermare che i loro sistemi siano in grado di evitare i comuni e banali errori che fanno le persone alla guida, con esiti potenzialmente catastrofici.

Victor, che nell’azienda americana è responsabile della ricerca sulla sicurezza, in particolare ha sottolineato che è importante come Waymo Driver sia ormai in grado non solo di guidare in sicurezza ma di rispondere con efficacia agli errori di chi contemporaneamente si trova ad occupare le strade.

E nella maggior parte dei casi la prevenzione passa per stile di guida adeguatamente responsabile, piuttosto che interventi di emergenza all’ultimo istante. I dati sono stati rielaborati e riassunti in un paper accessibile a tutte le parti interessate, inclusa la concorrenza al lavoro su sistemi di guida autonoma avanzata.

Il fatto che gli incidenti presi in esame si fossero conclusi tragicamente, ha attribuito un peso maggiore del normale alla ricostruzione mediante programmi di simulazione, che hanno messo in gioco circostanze tanto diverse quanto la presenza di pedoni, semafori rossi non rispettati, ciclisti che percorrevano sensi unici e anche un utilizzatore di skateboard attaccato a un altro veicolo.

Dove possibile, cioè dove non c’erano di mezzo pedoni o una sola auto coinvolta, il sistema Waymo Driver è stato inserito a prendere il controllo in momenti successivi di entrambi i veicoli coinvolti. Pertanto su 72 incidenti mortali registrati dai rapporti di polizia sono state effettuate 91 simulazioni.

Secondo Victor il Waymo Driver nelle simulazioni ha evitato o mitigato il 100% degli incidenti, tranne quelli in cui è stato tamponato da dietro da un altro veicolo. In particolare nelle 52 simulazioni in cui i computer hanno preso il posto di guida nei veicoli che sono stati il fattore scatenenante dell’incidente la collisione non si sarebbe verificata. Il sistema avrebbe anche evitato tutti e 20 gli incidenti che hanno coinvolto pedoni e ciclisti, un genere di situazione che sta globalmente crescendo come quota di casi in cui gli episodi hanno esito fatale.

Nelle 39 simulazioni in cui il Waymo Driver ha preso il posto di un conducente trovatosi a rispondere a una situazione di pericolo è stato in grado di evitarlo in 32 casi, ovvero una quota dell’82% degli incidenti, mentre nel 10% dei casi sarebbe riuscito a ridurne le conseguenze con manovre di emergenza. L’8% di casi non evitabili fanno riferimento a collisioni originate da un veicolo che ne tampona da dietro un altro.

Le simulazioni non sono state effettuate fuori dall’area della cittadina dell’Arizona mappata per l’attività del servizio di robotaxi, e per strade o circonvallazioni con limite di velocità superiore alle 45 miglia orarie (72 km/h), dove Chrysler Pacifica e Jaguar I-Pace di Waymo One operano, ma non i veicoli privi di conducente e/o supervisore.

Le simulazioni, in altri termini, erano particolarmente finalizzate a dimostrare la sicurezza di veicoli che si possono includere nel Livello 4 della classificazione SAE e non hanno bisogno di intervento umano di emergenza nelle aree e condizioni previste.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Waymo