BUSINESS

7 giorni di business che cambiano la mobilità del futuro: 24 – 31 gennaio 2021

Il briefing della settimana: i nuovi accordi, investimenti e operazioni con protagonisti Faraday Future, Geely, Leap Motor, Shell, Sila Nano, Ubitricity, Volta Trucks

25 gennaio: Il gruppo Shell ha acquistato Ubitricity, azienda nata a Berlino ma che ha il core business nel Regno Unito dove possiede oltre 2.700 postazioni di ricarica per auto elettriche, circa il 10% del mercato. L’operazione, la cui entità non è stata quantificata, consentirà a Shell di espandere una rete britannica di colonnine (collocate soprattutto in stazioni di servizio) che attualmente ha da poco superato il migliaio di unità. Questo diversificherà le caratteristiche del servizio, perché Ubitricity è soprattutto impegnata all’integrazione delle prese nell’infrastruttura esistente, in particolare quella dell’illuminazione pubblica.

26 gennaio: la startup Sila Nano, fondata dall’ex-Tesla Gene Berdichevsky annuncia di aver portato a termine un finanziamento da $590 milioni che l’ha valutata $3,3 miliardi. Tra i nuovi investitori Coatue, 8VC, Bessemer Venture Partners, Canada Pension Plan Investment Board e Sutter Hill Ventures. Sila Nano, che da alcuni anni perfeziona anodi con elevata percentuale di silicio per sostituire quelli comuni oggi in grafite con nuovi a maggiore densità di energia intende usare il denaro per allargarsi equipaggiando un impianto in grado di fornire 100 GWh di nuove batterie, per elettronica di consumo ma anche per auto elettriche, visto che ha già partenariati con BMW e Daimler. I materiali saranno in grado di fornire auto a partire dal 2025, mentre le prime assunzioni di nuovo staff partiranno già quest’anno, con un centinaio di nuovi tecnici presso la sede californiana di Alameda.

27 gennaio: La startup dei veicoli commerciali elettrici Volta Trucks conferma un round di finanziamento dal fondo americano Luxor Capital Group, che nel settore della mobilità elettrica ha già investito in passato in società come QuantumScape, Lordstown Motors, Romeo Power, Nikola Corp. L’importo reso pubblico è di $20 milioni, necessari a passare dalla prototipizzazione alla produzione del Volta Zero, camion da impieghi urbani vista l’autonomia confermata tra i 150 e i 200 chilometri. Adeguata però ad un settore che con crescente interesse guarda alle consegne a zero emissioni locali, il che sembra aver avuto effetto sul libro degli ordini di Volta che afferma di averne per l’equivalente di $260 milioni e di consegnare i primi a fine anno. Il primo ordine significativo è quello del gruppo francese Petit Forestier, specializzato nel trasporto frigorifero di merci e i cui furgoni è possibile vedere anche in Italia: lo scorso dicembre è stato reso pubblico un accordo pluriennale per la consegna di un migliaio di furgoni frigoriferi.

28 gennaio: la startup Faraday Future, fondata dall’indebitato ex-miliardario cinese del web Jia Yueting entrerà nella borsa americana nel secondo trimestre attraverso una fusione inversa con la società-SPAC Property Solutions. Secondo l’agenzia Reuters si tratta di una operazione che valuta la società con sede in California $3,4 miliardi, mentre l’entità del denaro raccolto sarà vicina al miliardo, con circa $230 milioni provenienti da cash di Property Solutions e il resto da investitori cinesi, tra cui figura il gruppo Geely. Al gruppo privato Faraday Future si appoggerà per la manifattura relativa alla produzione di un’auto elettrica di cui si parla dalla fondazione (2014), ma non è chiaro cosa serva a Geely la partecipazione in una casa dal passato travagliato quando si hanno in portafoglio marchi come Volvo e Polestar e accordi industriali di settore con colossi come Foxconn. Anche l’ingresso in borsa è insolito per una startup cinese: società cinesi come NIO o Li Auto hanno scelto la strada maestra dell’IPO invece della scorciatoia della fusione con una società-veicolo come in questo caso.

28 gennaio: c’è un’altra pretendente nelle lista delle startup cinesi dell’auto elettrica. Leap Motor, fondata nel 2015, ha in programma la quotazione in borsa a fine 2021, ma l’IPO non è previsto a New York come quello di rivali dirette ma a Shanghai. Nel frattempo la società si prepara con un round di finanziamento da 4,3 miliardi di yuan (circa $663 milioni) sottoscritto da Jiuzhi Invest, Yonghua Capital, SDIC Chuangyi e soprattutto dalla municipalità di Hefei. La capitale della provincia di Anhui è nota come il cavaliere bianco che lo scorso anno ha salvato dal probabile fallimento NIO, poi rimessasi in marcia commercialmente e diventata una beniamina della borsa. L’investimento in Leap Motor tramite garanzie sarebbe equivalenti a 2 miliardi di yuan (circa $309 milioni). L’azienda ha due modelli in gamma: S01 e T03 prodotti in 4.085 secondo i registri delle immatricolazioni, mentre nel mese di novembre per la prima volta è entrata nella Top5 delle vendite tra le startup, guidate da NIO e Li Auto, con 1.769 consegne.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Faraday Future via Cision