Gli ingegneri Jaguar Land Rover usano il software contro il mal d’auto
Sensori, chip e software sono stati messi alla prova per oltre 30.000 chilometri per mettere a punto un programma che attenua effetti indesiderati di accelerate, frenate e curve
Il mal d’auto forse non è proprio il primo capitolo nello stendere un progetto per la guida autonoma, ma Jaguar Land Rover non si dimentica di questo aspetto e ha incaricato i suoi ricercatori ed ingegneri di sviluppare un programma che ne tenga conto per ridurre l’esposizione a questo aspetto per i passeggeri dei suoi veicoli.
Il progetto sviluppa un programma che consente di adattare lo stile di guida dell’auto quando sensori e chip ne prenderanno il controllo, alla sensibilità al movimento e agli scuotimenti dei passeggeri esposti al rischio di mal d’auto.
Un programma di questo genere si basa su software che analizza e tiene contro dei dati forniti da sensori biometrici per stabilire quanto singoli guidatori e passeggeri possano sentirsi a disagio su un veicolo.
Nel recente passato è cresciuto il numero di case auto che si affidano a programmi e sensori per stabilite la stanchezza e anche la soglia di attenzione. Questo specialmente per le persone sedute al posto di guida nel caso di sistemi di guida autonoma di Livello 2 o 3 della tassonomia SAE, in cui il controllo è ancora condiviso tra essere umano e macchina.
Questi dati sono combinati nel sistema messo a punto per trovare il livello ideale, ma personalizzato, di accelerazione, frenata e anche uso della carreggiata nel disegnare le traiettorie, per ridurre il mal d’auto, secondo quello che indica la nota stampa diffusa dalla marca britannica, fino al 60%.
Il software è stato messo a punto con 20.000 miglia (oltre 32.000 chilometri) di test su strada e al simulatore raccolti dalla flotta a guida autonoma Jaguar Land Rover e sarà integrato nella futura produzione della gamma britannica accanto alle soluzioni di sistemi ADAS già ora disponibili.
Non è stata precisata una data nella quale la clientela ne potrà disporre, ma il gruppo ha confermato che tutti i modelli che comprenderanno sistemi ad elevata automazione saranno in grado di accoglierlo.
Il programma fa parte dell’iniziativa Destination Zero perseguita dal gruppo, che si prefigge di arrivare a rendere la guida sempre più sicura puntando a zero emissioni di CO2, zero incidenti, zero congestione.
Jaguar Land Rover ha già presentato lo scorso febbraio il proprio Project Vector per un veicolo ad elevata automazione di Livello 4 SAE (un vero e proprio robotaxi) nell’ambito di questo programma.