Rinvio o semaforo rosso? Le scelte difficili nella tempesta
Due casi recenti mostrano cosa può avvenire a progetti che hanno volumi troppo piccoli (BMW Vision M Next) o che sbocceranno soltanto tra molto tempo (sistemi avanzati Continental)
Rinviare o cancellare è una opzione da tempi difficili, come senza dubbio sono gli attuali. E al momento le risposte sembrano dipendere più che dall’entità degli investimenti dalla tempistica coi quali vanno erogati e dalla data collegata al traguardo stabilito.
La differenza probabilmente si vede in modo adeguato in due notizie che riguardano i gruppi Continental e BMW. Il grande gruppo della fornitura di Hannover ha confermato oggi all’agenzia Reuters che saranno rimandati investimenti nelle tecnologie di guida autonoma, come misura di contenimento dei danni ai conti aziendali apportati dagli effetti della crisi sanitaria.
Interessante la prospettiva entro la quale il responsabile della finanza Continental Wolfgang Schäfer ha inquadrato la decisione: “Se si ritardano gli investimenti nei sistemi autonomi con funzionalità di Livello 4 SAE e di Livello 5 di sei mesi, non si perderà per questo alcun mercato, dato che quel mercato emergerà soltanto nei prossimi 10 anni”.
Diverso il caso BMW. Dopo la fine della produzione della ammirata ma complessa i8, voci molto attendibili hanno rivelato nei giorni scorsi che la casa di Monaco non procederà alla sostituzione con un modello basato sul concept BMW Vision M Next.
In questo caso non solo gli investimenti in sviluppo e per la produzione sarebbero più sostanziali di quelli che Continental ha rinviato, ma la data di possibile uscita dell’erede della i8 rischierebbe di essere ancora pericolosamente vicina ad anni se non di profonda recessione di mediocre crescita. Un periodo nel quale sarebbe problematico anche per BMW permettersi un modello probabilmente iconico ma di nicchia.
Visto il gradimento ottenuto lo scorso anno alla presentazione del concept BMW Vision M Next, la rivelazione della rinuncia, anticipata dal periodico finanziario tedesco Manager Magazin e da BMW Blog è una delusione, ma è altresì difficile non comprenderne le ragioni.
La chiusura del progetto BMW Vision M Next è probabilmente solo l’inizio di una serie di decisioni che verranno prese individualmente dai gruppi dell’auto per concentrare risorse e opportunità nel mondo post-Covid19 (un post- ancora da perseguire per quanto riguarda terapie e vaccini affidabili, peraltro).
Secondo le anticipazioni del giugno 2019, la Vision M Next avrebbe dovuto essere come la i8 che l’ha preceduta una supercar ibrida plug-in, ma con un motore più generoso e con più potenza dell’originale: 600 cavalli e accelerazione 0-100 km/h in 3″. Come ha fatto Nico DeMattia nello scrivere su BMW Blog della chiusura del programma, nessuno vieta di sperare che in compenso fra qualche anno il prossimo concept BMW M annunciato sia futuristico come quelli che l’hanno preceduto e anche al 100% elettrico.