Le monoposto di Gordon Murray sorprendono sempre: dalle F.1 ai “gusci” a guida autonoma
Il Motiv è un prototipo elettrico realizzato da un consorzio formato da Gordon Murray Design, Delta Motorsport e itMoves come piattaforma super-efficiente e a basso costo per progetti di robo-taxi o trasporto merci
Il progettista che ha inventato la moderna supercar, Gordon Murray, con la sua società GMD svela quello che ha in mente quando si tratta di veicoli autonomi e ad uso urbano: un quadriciclo battezzato Motiv che è realizzato per mettere insieme efficienza e requisiti di sicurezza. L’uomo che ha disegnato la McLaren F1 e le monoposto più vincenti della storia del circo della F.1 può forse essere intimorito dagli standard Euro NCAP?
Il Motiv è arrivato al momento del lancio da parte di un consorzio del quale oltre alla GMD fanno parte Delta Motorsport e ItMoves. Si tratta di un guscio monoposto lungo 2,54 metri e largo 1,3 e secondo la nota ufficiale consentirà importanti risparmi sui costi realizzativi grazie al processo produttivo ideato e brevettato da Murray e definito iStream Superlight, valido in particolare per la realizzazione di carrozzeria e pannelli.
Il Motiv è destinato al mercato degli impieghi urbani passeggeri/merci: non una sorpresa considerato che gli ultimi dati indicano nel 76% la popolazione residente in queste aree sul pianeta.
Le consegne dell’ultimo miglio o l’interazione su tratti che portano passeggeri a stazioni, aeroporti o snodi affollati mediante sistemi di guida autonoma è il terreno d’elezione pensato per il veicolo.
Al Motiv si accede con portiere ad ala di gabbiano per facilitare l’accesso, si può facilmente mettere a bordo il necessario per persone con abilità limitate o un secondo sedile in alternativa.
Nella versione merci, il carico utile è di 1.100 litri di spazio di carico. In quest’ottica peraltro nel Regno Unito e in Europa non sono ancora previste norme definitive per disciplinare questo tipo di veicoli.
In America pochi giorni fa i gusci elettrici della startup Nuro hanno ricevuto le autorizzazioni a circolare a Houston. Anche e soprattutto per raccogliere informazioni utili a compilare nuove e adeguate norme di sicurezza con cui trattare il settore.
Il Motiv, che da domani sarà visibile all’expo londinese MOVE 2020, avrà un powertrain sviluppato da Delta Motorsport, un’azienda che nasce nella Motor Valley britannica, con motore da 20kW di potenza ed una batteria con capacità di 17,3 kWh appena superiore a quella di molte recenti auto ibride plug-in.
Le celle spingeranno il veicolo fino a 100 chilometri, con velocità massima possibile di 65 km/h. Per ricaricare i moduli secondo il costruttore saranno sufficienti 40 minuti, qualora si abbia accesso ad una colonnina con presa CCS (Combo 2).
Per il Motiv il peso totale, batteria esclusa, è stato contenuto sotto la soglia dei 450 chili per ottenere nel caso delle versioni con guida convenzionale la possibilità della più semplice omologazione come quadriciclo. Materiali leggeri e il metodo di costruzione escogitato da Gordon Murray consentono al veicolo di fare ricorso ad un pacco batterie più leggero di quelli di veicoli elettrici concorrenti.
Il consorzio adesso è alla ricerca di un partner che sia in grado di occuparsi della parte concernente la tecnologia di guida ad elevata automazione, per essere in grado di passare alla realizzazione pratica verso la metà della decade.