TRASPORTI

Accordo tra Hyundai e Faurecia ricorda che anche nelle fuel cell ora si fa sul serio

Un contratto di fornitura quadriennale porterà 10.000 serbatoi ad alta pressione Faurecia su altrettanti veicoli commerciali Hyundai: e si partirà subito con i 1.600 camion in produzione in Svizzera

La filiera dell’idrogeno che si sta man mano creando non comprende solo gli elementi più ovvi come la materia prima e le pile a combustibile. Richiede anche un know-how dei quali sono ancora in pochi a disporre, in settori come i serbatoi.

Faurecia, gruppo francese nato da una costola di PSA, ha appena ottenuto un contratto per fornire 10.000 sistemi di stoccaggio di idrogeno per equipaggiare veicoli commerciali Hyundai. Il gruppo è da almeno una decade uno dei due più attivi al mondo su questo terreno insieme a Toyota, tanto da aver da tempo aperto una seconda fabbrica dedicata alle fuel cell.

Faurecia, che finora era più nota per la fornitura di componenti per gli interni, sedili, cruscotti, aveva già ottenuto un contratto da un costruttore tedesco per fornire i serbatoi necessari alla linea di produzione di autobus spinti da pile a combustibile.

A valle della diffusione di una nota ufficiale, all’agenzia di stampa AFP l’azienda francese non ha mancato di sottolineare cosa implichi dal punto di vista dei ricavi per chi si occupa di questa particolare manifattura: se un serbatoio di carburante convenzionale costa tra i €100 ed i €200, il prezzo di un serbatoio ad alta pressione per stivare l’idrogeno si aggira sui €2.000.

Non si tratta di noccioline, ma giova ricordare che un’unità come questa, con un volume di 69 litri e capacità di 2,75 chili di idrogeno, è un componente in grado di arrivare a 20 anni di vita sopportando così a lungo 700 bar e 5.000 rifornimenti.

L’accordo tra Hyundai e Faurecia metterà a pieno regime l’impianto che produce sistemi di stoccaggio nell’est della Francia a Bavans, quasi al confine con la Svizzera. Questa caratteristica è stata certo particolarmente apprezzata da Hyundai.

1.600 veicoli commerciali a idrogeno saranno realizzati nel corso dei prossimi quattro anni da una joint-venture Hyundai Hydrogen Mobility, formata dal gruppo coreano stesso insieme alla società elvetica specializzata nelle energie rinnovabili H2 Energy. Nel caso dei camion prodotti in Svizzera si potrà ben dire che i loro serbatoi ad alta pressione saranno a chilometri zero, o quasi.

Faurecia dalla primavera dello scorso anno, a conferma della serietà con la quale ha preso il settore fuel cell, è diventata partner di Michelin in una nuova società battezzata Symbio che produce e commercializza sistemi a pile a combustibile, che sono stati recentemente presentati anche in America al CES di Las Vegas su veicoli commerciali Renault.

Le previsioni dei manager Faurecia per il settore contemplano che nel 2030 siano due i milioni di nuovi veicoli che saranno equipaggiati da stack fuel cell, dei quali circa 350.000 saranno furgoni o veicoli commerciali.

Una diffusione che l’azienda prevede facilitata dalla futura infrastruttura di ricarica, oggi ancora in fasce, che consentirà di trarre vantaggio della rapidità dei rifornimenti, mentre il diffondersi dell’idrogeno green che farà a meno di molecole derivate dal gas naturale (nel caso del progetto elvetico sarà prodotto a Gosgen, nel Canton Soletta) aumenterà la matrice di sostenibilità del settore.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Faurecia