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Quelle grane che nascono coi miglioramenti: la paradossale lezione di Xpeng Motors

In Cina Xpeng Motors ha lanciato la versione 2020 del proprio SUV elettrico G3, con più autonomia e più conveniente, e nel giro di 48 ore la vecchia clientela era in subbuglio

Troppa grazia, Sant’Antonio. Dei rischi nascosti nell’abbondanza e nei miglioramenti si sta oggi accorgendo la startup cinese dell’auto elettrica Xpeng Motors. Lo scorso 10 luglio ha lanciato con grande enfasi la G3 2020: una versione migliorata del suo SUV elettrico che in questi giorni è allo stesso tempo motivo di orgoglio e di grattacapi.

Il model year 2020 è stato presentato accreditandolo di una autonomia record (considerata col vecchio ciclo di omologazione NEDC, sostituito in Europa dal WLTP) di 520 chilometri, distanza che rappresenta un primato nella propria classe.

Non solo: la casa cinese accredita la densità di energia del suo pacco batterie fornito da CATL, ormai fornitrice anche di case premium europee, di 180 Wh/kg. Il che contribuisce a spiegare i valori di autonomia cresciuti rispetto al precedente modello, che si fermava a 365 chilometri.

Il lancio ha proposto due versioni, la G3 400 e la G3 520, con la prima delle due più economica ma comunque in grado di sfoggiare una autonomia di 401 chilometri. Come se non bastasse la ricarica in 30 minuti può riportare l’energia nelle celle all’80% della capacità totale.

Sulle Xpeng G3 2020 non mancano miglioramenti nel sistema frenante e nelle dotazioni ADAS, incluso l’XPILOT 2.5 che è un sistema di assistenza alla guida per usi urbani ed autostradali. Per aumentare la sicurezza ci sono anche sensori di identificazione della stanchezza o distrazione.

Il presidente ed amministratore delegato He Xiaopeng però, malgrado l’apprezzamento raccolto al lancio e la recente festa per il traguardo dei primi 10.000 SUV elettrici costruiti non può godersi a dovere i risultati. Perché proprio il salto di qualità del nuovo, aggiornato e più economico SUV ha messo in subbuglio i primi clienti della startup cinese.

Il sito in lingua inglese del portale di notizie Yicai Global ha scritto di clienti infuriati che si sono presentati alla sede Xiaopeng Motors di Guangzhou e anche all’officina di assistenza di Pechino poche ore dopo aver saputo del lancio della nuova e più economica versione del SUV G3 chiedendo un risarcimento.

Chi ha comprato la versione 2019 ha iniziato a vedersela consegnata a partire da marzo, con qualche pezzo ancora immatricolato questo luglio. La clientela si sarebbe sentita raggirata dalla forza vendita che non li avrebbe informati della nuova versione in arrivo, ma li avrebbe invece sollecitati all’acquisto immediato attirandoli col risaputo scadere di sussidi sui veicoli elettrici alla fine di giugno.

Guardando alle cifre riportate dai siti specializzati, la versione 2020 del SUV elettrico G3 col cartellino del prezzo a partire da CNY135.800 ($19.750) risulta CNY8.000 più economica del modello che l’ha preceduta. I prezzi arrivano in base a versioni e allestimenti a CNY196.800.

Come si intuisce dal messaggio sul profilo Twitter di Xiaopeng Motors il numero uno He Xiaopeng ha manifestato il suo dispiacere per la rabbia della clientela, e promesso CNY10.000 ($1.164) a chi acquisterà un SUV aggiuntivo o ne sostituirà uno entro i prossimi tre anni.

Peraltro la startup cinese ha tenuto il campo sui prezzi delle due versioni, sostenendo che l’edizione 2019 era almeno CNY20.000 meno costosa della nuova, a parità di allestimento. Secondo la casa nel prezzo del nuovo modello sono rientrati fattori come i costi ma anche la competizione di mercato e l’accettazione del pubblico.

E, probabilmente, i timori che anche nelle auto elettriche esploda la crisi di vendite del mercato convenzionale, da mesi stagnante. La stessa situazione di mercato non induce a pensare che Xpeng Motors possa quietamente cedere alle pressioni della clientela schiumante rabbia (e forse frettolosa per il timore di perdersi incentivi ancora favorevoli rispetto a quelli della seconda metà del 2020).

Il caso del SUV elettrico G3 2020 attira anche l’attenzione sul fatto che la tecnologia di un settore in irrequieto divenire come questo comporterà che gli aggiornamenti, se non sullo stesso ritmo dell’elettronica di consumo, saranno comunque frenetici.

E proprio come nell’elettronica di consumo non sempre un vecchio modello sarà aggiornabile una volta disponibili nuove chimiche di batterie o BMS. L’idea che tutto sia aggiornabile via etere è attraente, ma cozza con una realtà fatta di molto hardware e non di solo software, anche se anche recentemente Elon Musk sta dimostrando di riuscire a convincere molti clienti Tesla del contrario.

Come conferma l’ulteriore imminente aumento di prezzo dell’opzione Autopilot che punta, a detta della casa californiana, a far salire il valore dell’auto nel tempo (il giorno in cui tutte le auto con esso equipaggiate potranno trasformarsi in… robotaxi).

Nel frattempo i manager di Xiaopeng Motors potrebbero studiarsi l’approccio di Musk, per essere preparati ad affrontare la clientela alla prossima occasione in cui un aggiornamento o un taglio ai prezzi li rimetterà sul chi vive.

Quelle grane che nascono coi miglioramenti: la paradossale lezione di Xpeng Motors
Due mesi fa la startup cinese Xpeng Motors aveva festeggiato l’uscita dalla linea di montaggio del suo 10.000 SUV elettrico G3 in versione 2019 (Credito foto: sito internet Xpeng Motors)

credito foto di apertura: sito internet Xiaopeng Motors