TRASPORTI

Da affidabile a adattabile: i sistemi autonomi Waymo passano dalle auto ai camion

In Georgia iniziano le consegne dei camion a guida autonoma di Google, con lo stesso hardware e lo stesso software usato per le auto, ma nuove dimensioni

Dopo anni di lavoro sulla guida autonoma concentrati sui veicoli passeggeri, Waymo ha da tempo iniziato a dedicarsi anche ai veicoli commerciali: i grandi camion multi-assi della Classe 8 americana, effettuando i primi test in California ed in Arizona.

Ieri l’azienda sbocciata dal progetto della Google-car ha annunciato che i suoi camion a guida autonoma inizieranno consegne regolari in Georgia, ad Atlanta, destinate proprio ai data center di Google.

Atlanta è uno dei più grandi centri logistici degli Stati Uniti e il progetto è stato studiato per integrarsi nella catena di fabbriche, terminal, porti e impianti.

A gennaio quegli stessi minivan Chrysler Pacifica ibridi che in Arizona hanno già avuto i permessi per iniziare il servizio commerciale di robo-taxi senza autista a bordo, hanno mappato le aree in cui i camion effettueranno i loro itinerari.

I principi che guidano i software di guida autonoma sono gli stessi su auto e su camion. E anche le suite di sensori e computer che sono montate a bordo sono le stesse.

Naturalmente, confermano a Waymo, tra gli uni e gli altri le cose cambiano quando si tratta di ingombri, frenata, sterzata e punti morti. Per questo sui camion in servizio ci saranno autisti/ingegneri in grado di intervenire in ogni momento in cui un imprevisto dovesse verificarsi.

L’annuncio di Waymo segue di pochi giorni quello della società rivale nello sviluppo di sistemi di guida autonoma Uber, che ha confermato la presenza in servizio di propri camion a guida autonoma in Arizona.

Il colosso dei taxi privati ha applicato una sorta di concetto di transhipment alla guida autonoma, coi computer che guidano in autostrada e gli autisti che intervengono nell’ultimo chilometro, o comunque nelle destinazioni di partenza e arrivo.

L’idea dei grandi camion che diventano sempre più navi per l’asfalto, con gli autisti sempre più specialisti del corto e cortissimo raggio è alla base anche del business plan di una azienda chiamata Embark che dal 2017 sta consegnando frigoriferi tra California e Texas.

Embark per ora ha montato sui suoi camion sistemi di Livello 2 SAE, analoghi al Super Cruise Cadillac o al primo Autopilot Tesla, che richiedono quindi la costante attenzione dell’autista. Ma sta spingendo sui livelli di automazione più elevata ed ha da poco completato il primo viaggio autonomo coast-to-coast da Los Angeles a Jacksonville, Florida.


credito foto di apertura: Waymo via medium.com