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La professoressa Daniela Rus entra nel board di Piaggio Fast Forward

Mentre in Italia si festeggiano i conti, in America la filiale al lavoro sulla mobilità del futuro convince una superstar del Massachusetts Institute of Technology

È sempre un sollievo sentire un gruppo italiano comunicare buone notizie. Ed è quello che ha appena fatto Piaggio, che ha riferito di un utile netto (€20 milioni) in crescita così come ricavi, EBITDA consolidato, EBIT ed altri rilevanti indicatori dello stato di salute di un’azienda.

L’effetto dei 552.800 veicoli venduti nel mondo (+3,9%), con apporti positivi di tutte le aree geografiche. Nel complesso il New England non sembra certo la regione su cui Piaggio conta di più per vendere le sue celebri due ruote.

Ma è proprio quella l’origine di una notizia che definiremmo, se non altrettanto buona dei conti, altrettanto promettente. Perché il consiglio di sorveglianza di Piaggio Fast Forward si arricchisce ulteriormente con l’ingresso di uno dei più importanti nomi della ricerca in campo robotico a livello mondiale: Daniela Rus.

Nessuno che sappia cosa siano Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory e Massachusetts Institute of Technology ha bisogno di referenze: la professoressa è la direttrice del primo e tra i più illustri cervelli del secondo. I suoi studi più conosciuti sono forse quelli su robot in grado di auto-configurarsi e ri-assemblarsi, come fantascientifici Transformers.

Ma chi pensasse alla signora Rus come ad un bel nome, quasi un trofeo da esibire nel board della società controllata dal gruppo Piaggio aperta nel Massachusetts per portare avanti progetti di ricerca sulla mobilità del futuro, si sbaglierebbe di grosso.

Non si tratta infatti di una celebrità accademica distaccata dalla realtà, ma al contrario di qualcuno interessato ed in grado di sviluppare i suoi robot interconnessi per problemi concreti.

Come è stato ad esempio il caso per sistemi di sorveglianza provati sul campo insieme ad agricoltori del Vermont e dell’Australia che si sono resi disponibili a sperimentare il monitoraggio a distanza del bestiame.

Una mentalità ed un bagaglio di competenze nella robotica e nella intelligenza artificiale che saranno preziosi per l’azienda presieduta da Michele Colaninno, che nel 2017 ha presentato a Boston i suoi primi progetti: Gita e Kilo, in ordine di… stazza.

Veicoli capaci di muoversi anche in autonomia, ideati per migliorare la produttività della mobilità nei sempre più complessi sviluppi urbani, con un carico utile che arriva fino a 100 chili ed una autonomia di 20 chilometri in ambito urbano. Possono accompagnare una persona, mappare l’ambiente che li circonda e controllare ciò che si muove intorno.

Daniela Rus nella nota stampa ha commentato: “Le idee visionarie di Piaggio Fast Forward che sono alla base di Gita stanno definendo una nuova era di gestori di consegne e spostamenti. Gita è una piattaforma robotica che circolerà per le nostre città scambiando dati, assistendo le persone e ci aiuterà nel nostro lavoro trasportando e consegnando merci”.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Piaggio Group