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Con HERE Real Time Traffic le mappe diventano mattoni del futuro

Per la raccolta di dati essenziali per la guida autonoma l’azienda di Amsterdam riesce ad imporre un approccio collaborativo

HERE Real-Time Traffic, è il servizio più recente ed ambizioso che la società delle mappe sta lanciando ed Alex Gordy, manager della compagnia nata a suo tempo nella vecchia Nokia, ha scritto un post per spiegare meglio cosa stia cambiando con la nuova generazione di piattaforme. Di queste HERE Real-Time Traffic è la prima e nasce puntando sull’accuratezza dei dati sul traffico raccolti grazie all’accesso a informazioni condivise sempre aggiornate.

HERE raccoglieva già quotidianamente dati di GPS opportunamente integrati da fonti su problemi ed inconvenienti al traffico ed ora potenziati con le informazioni di milioni di Audi, BMW e Mercedes-Benz, le aziende che sono in società (con altri) nel capitale della società olandese. E a questi si aggiungeranno presto i dati di veicoli commerciali, come si può immaginare di particolare utilità per il loro chilometraggio.

Le informazioni sul traffico possono così diventare più accurate su ogni strada ed in particolare su autostrade ed arterie di grande scorrimento che definiranno sempre di più i segreti di ogni corsia e di ogni carreggiata, inclusi i potenziali tratti a rischio, con avvertimenti sulla sicurezza che tengono conto, ad esempi di quanto i sensori della frenata improvvisa dovessero registrare e della frequenza e posizionamento con cui si verificano.

Lo sviluppo della piattaforma HERE Real-Time Traffic contribuirà, secondo Gordy, a iniziare una riscossa dei servizi connessi offerti dalle auto, che nel recente passato sono stati sempre più spesso resi obsoleti dalle app offerte, in grado di funzionare benissimo sugli ormai ubiqui smartphone.

L’ambizione e l’obiettivo della società basata ad Amsterdam con la nuova piattaforma e con quelle che la seguiranno è di stabilire lo stato dell’arte nei servizi di navigazione connessi.

Arrivare ad offrire una esperienza insuperabile a chi viaggia in auto passa in buona parte dal riuscire a fare leva sulla straripante ricchezza di informazioni in tempo reale messe a disposizione dai sensori delle auto, con una sintesi collaborativa che scavalca la tradizionale rivalità che divide, ad esempio, proprio i marchi premium partner nella proprietà di HERE.

Un apparente sacrificio che si può tradurre secondo Gordy in una capitalizzazione di quei dati una volta condivisi: “il valore di questo approccio collaborativo si fa sentire ora; e tuttavia nel futuro ci aspettiamo che diventi ancora più grande“. E lo diventerà man mano l’asticella della guida autonoma sempre più si alzerà verso l’indipendenza dall’intervento umano.


Credito foto di apertura: sito internet HERE