INFRASTRUTTURA

Il gruppo Renault diventa partner nel progetto E-VIA FLEX-E

Finora trascurati dai progetti europei per siti di ricarica ultra-veloci, ora anche i clienti mediterranei dei modelli elettrici Renault intravedono uno spiraglio

Renault ha deciso di diventare partner della prima rete di ricarica progettata per portare nell’area d’Europa che si affaccia sul Mediterraneo punti di sosta in grado di assicurare fermate particolarmente brevi sulle autostrade grazie a postazioni ad alta velocità: E-VIA FLEX-E, lanciata a fine 2017.

A partire dalla fine del 2018, ENEL e partner (l’utility è affiancata oltre che da Renault e dai cugini di Nissan da EDF, Enedis, Verbund ed IBIL) procederanno con l’installazione di 14 colonnine di ricarica in Italia, Francia e Spagna. Otto finiranno in Italia, quattro in Spagna e due in Francia.

Le colonnine saranno del tipo ultra-veloce HPC con potenze comprese tra 150 kW e i 350 kW. Il progetto rientra nel programma della Commissione Europea CEF (Connecting Europe Facility) che favorisce la crescita e la competitività tramite investimenti mirati nelle infrastrutture. L’Europa finanzierà la metà dell’investimento globale, per un importo di €6,9 milioni.

La notizia sembra parzialmente compensare la carenza di progetti di infrastrutture ultra-veloci per la ricarica sulle grandi direttrici dell’Europa mediterranea. Renault inoltre fa parte dei consorzi Ultra-E e High Speed Electric Mobility Across Europe, con progetti rispettivamente per 25 e 158 stazioni di ricarica.

Ma queste sono sviluppate nel Nord Europa, come l’altro progetto Ionity (formato dai principali marchi tedeschi e da Ford). Un progetto che tra l’altro avrà una capacità maggiore, essendo per ogni sito prevista la presenza di 5-6 colonnine ultra-veloci con potenza fino 350 kW.

Peraltro, quasi a rassicurare chi pensi ad una sperequazione di opportunità di ricarica verso i clienti delle auto elettriche del Mediterraneo, occorre precisare che dei tre paesi coinvolti da E-VIA FLEX-E solo la Francia ha oggi un mercato del nuovo elettrico di qualche consistenza, laddove Italia e Spagna sono agli ultimi posti nel gradimento del pubblico per le native elettriche.

Di fronte a questi numeri, non c’è da meravigliarsi se le utility intendano pensare prima a mettere in campo postazioni ultra-veloci dove saranno effettivamente utilizzate, invece che rischiare di restare con le ragnatele sui connettori. Peraltro le speranze di equilibrare la situazione a medio se non a breve termine non sono flebili.

Lo suggerisce una mappa del progetto Ionity esibita durante il recente EV Summit di Oslo: anche le reti autostradali che attraversano Spagna ed Italia prevederanno nuovi siti di ricarica ultra-veloce.

E un po’ di concorrenza con le utility italiane per lo spazio sulle autostrade non potrà che fare bene, anche alla diffusione delle “auto con la presa”.

sud Europa ENEL Renault


Credito foto di apertura: Arnaud Taquet/Prodigious via ufficio stampa Renault Italia