MOBILITA

Corse on-demand sui minivan Mercedes-Benz con prezzi a metà tra bus e taxi

Dalla primavera 2018 la startup Via e l’azienda di trasporto BVG lanceranno un servizio pubblico di ride sharing a Berlino che punta a dribblare l’ultimo miglio

Si possono avere dieci linee della metro, 22 di tram, 120 di autobus e, dato che parliamo di una città come Berlino in cui l’acqua abbonda, perfino sei di battelli. Anche là il problema dell’ultimo miglio, ovvero come portare un cittadino da casa alla fermata, c’è. E la soluzione non sembrano milioni di robo-taxi destinati a portare una sola persona, né migliaia di autobus, sia pure a zero emissioni, da 80 passeggeri l’uno. A meno che si voglia congestionare il traffico.

Ha ben chiare in mente queste premesse chi vuole fornire servizi on demand cercando di mettere insieme più passeggeri in modo efficiente e indolore. Due partner che ci proveranno sono BVG (il servizio di trasporto locale Berliner Verkehrsbetriebe) e ViaVan, una joint venture tra Mercedes-Benz Vans e Via che hanno iniziato a lavorare ad una soluzione percorribile.

Nella primavera del 2018 partirà un progetto-pilota che offrirà percorsi in ride sharing a bordo di una flotta di cinquanta furgoni Mercedes-Benz. Ad essere toccata dal progetto sarà per prima la parte orientale del centro storico di Berlino: i distretti di Friedrichshain-Kreuzberg, Mitte e Prenzlauer Berg.

Con la inevitabile app i clienti potranno chiamare i veicoli di trasporto pubblico (perché questo saranno) per salire a bordo in punti prestabiliti. La compagnia di ride sharing e l’operatore di trasporto pubblico locale faranno in modo da integrare nel servizio le fermate già esistenti della rete di BVG.

Lo spirito collaborativo tra le società della mobilità create da gruppi auto tedeschi e istituzioni locali e regionali sembra essere una costante, perché è comune anche all’approccio preferito da Moia. Questa startup della mobilità creata dal gruppo Volkswagen punta infatti a togliere dalle vie delle città un milione di auto entro il 2025. Un obiettivo che, ha sottolineato, punta a raggiungere lavorando insieme alle città: cominciando da Amburgo, dove inizierà a lavorare da metà del 2018.

Invece a Berlino il servizio offerto dalla società del gruppo Daimler a gioco lungo dovrebbe arrivare ad operare con 300 bussini, mezzi che integreranno la rete di trasporto pubblico esistente più che farle concorrenza. Ogni viaggio deve contare sulla capacità dei tecnici informatici di Via di calcolare in tempo reale percorsi che portino il più vicino possibile a destinazione il singolo passeggero senza penalizzare l’efficienza del viaggio di tutti gli altri.

Le tariffe saranno comunicate al momento della prenotazione, non all’arrivo come in taxi. Dovranno essere competitive con quelle dei trasporti pubblici esistenti (che in Germania sono peraltro superiori a quelle a cui siamo avvezzi in Italia) saranno divise in una parte fisse ed in una a percorrenza. Secondo la nota stampa ufficiale dovrebbero collocarsi a metà strada tra quella del biglietto di autobus o tram e quella del taxi convenzionale.

All’inizio la flotta del nuovo servizio pubblico di ride sharing a Berlino sarà composta di Mercedes-Benz Vito e Classe V da otto posti, che dall’estate saranno integrati dagli eVito Tourer al 100% elettrici. Questi ultimi non saranno i soli veicoli elettrici in servizio nella capitale tedesca perché ci saranno nelle strade anche alcune Classe B B250e da quattro passeggeri.


Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale Daimler