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La cinese BYD aprirà una fabbrica di auto elettriche in Marocco, a Tangeri

Uno dei leader delle vendite elettriche ha scelto il Marocco come ponte tra Europa ed Africa ed aggiungerà alle auto siti produttivi per batterie, bus e treni

I cinesi di BYD in Europa e negli Stati Uniti si sono fatti notare soprattutto per i loro autobus elettrici, per costruire i quali hanno aperto anche un impianto americano. Se gli autobus si vedono ormai anche in Italia, in particolare a Torino dove i primi dei 23 acquistati da GTT sono stati da poche settimane consegnati, le auto elettriche BYD qui sono ancora una vera rarità.

Ma i cinesi hanno in mente di cambiare lo stato delle cose anche in questo ambito. Perché il gruppo di Shenzhen ha appena siglato un accordo di programma per portare alle porte dell’Europa, a Tangeri, uno stabilimento per assemblare vetture elettriche come la E6 o quelle che la seguiranno. In Cina le varie Qin ed E5 sono state e sono tra i leader delle vendite per la loro efficienza ed il loro basso costo.

In Marocco, dove già da tempo operano i due principali gruppi automobilistici francesi, finora non c’erano impianti in grado di produrre auto elettriche ma solo convenzionali. Il protocollo d’intesa appena firmato a Casablanca cambia le cose: ad apporre le firme sono stati il re Mohammed VI ed il presidente di BYD Wang Chuanfu.

Proprio il presidente della società (di cui è anche azionista il “re” degli investitori, Warren Buffett) lo scorso settembre aveva fatto notizia per la sua affermazione che il mercato cinese entro il 2030 lascerà spazio solo ai veicoli “elettrificati”. Il che potrebbe però indicare anche auto con motore a scoppio ma con sistemi 48V. In ogni caso, Wang sembra essersi persuaso che non c’è tempo da perdere se si vuole avere successo non solo in Cina ma anche sui due lati del Mediterraneo.

Oltre all’impianto grazie al quale BYD produrrà auto elettriche in Marocco per la prima volta, a Tangeri si aggiungeranno altri tre stabilimenti. Il primo per la realizzazione di batterie ed il secondo per la produzione di mezzi commerciali ed autobus elettrici.

Un ulteriore progetto sfornerà invece treni, sempre nella città della tecnologia di Tangeri intitolata al re del paese ma finanziata da capitali cinesi, anche al di fuori dei progetti per i quali BYD produrrà auto elettriche in Marocco.

Non sono stati rivelati gli investimenti previsti, né gli obiettivi di produzione iniziali; per il momento la sola cosa certa è che il progetto comporterà 2.500 nuovi dipendenti nei siti produttivi. La posizione del Marocco a cavallo tra Europa ed Africa è stata ritenuta di particolare importanza dal gruppo cinese.

Purtroppo non sono stati forniti ulteriori dettagli in particolare sulla fabbrica di batterie, dettagli che sarebbero stati interessanti anche per capire se BYD passando come sta facendo dalla tecnologia con chimica a base ferro ad altre più performanti possa volersi proporre anche come fornitore di quei gruppi europei che, come Volkswagen, l’Alleanza franco-giapponese e PSA, non paiono intenzionati a produrre celle per le batterie auto in proprio.


Credito foto di apertura: sito internet BYD Europe Co.