Volkswagen si mette a correre sulla piattaforma elettrica
Anticipata di un anno al 2019 l’uscita del primo modello sul pianale MEB dallo stabilimento sassone di Zwickau
Volkswagen ha appena rivelato particolari importanti dei propri piani per l’elettrificazione della gamma. La prima vettura prodotta sulla piattaforma dedicata MEB (Modularer ElektrifizierungsBaukastenin) uscirà nel 2019 dallo stabilimento di Zwickau, in Sassonia. Si tratta di una tempistica che segnala una accelerazione rispetto alla data indicata solo lo scorso autunno al salone dell’auto di Parigi.
In Francia era stato mostrato il primo concept nato grazie al progetto MEB: il crossover I.D. spinto da un motore elettrico da 125 kW e con una autonomia annunciata tra i 400 ed i 600 chilometri (secondo standard NEDC e presumibilmente in base a differenti pacchi batteria). Per il modello di serie derivato dall’I.D. era stata indicata come data di produzione il 2020.
Al salone dell’auto di Detroit a inizio gennaio Volkswagen ha invece mostrato il minibus Buzz, che ha avuto una buona accoglienza facendo definitivamente pendere la bilancia della decisione sul suo destino verso il passaggio alla produzione. Anche il Buzz nasce attorno al MEB, con due motori, trazione integrale e munito di anticipazioni della futura tecnologia tedesca per la guida autonoma. Non è chiaro se ad uscire da Zwickau a partire dal 2019 sarà proprio il minibus, precedendo quindi l’I.D., oppure un terzo modello ancora da svelare.
Volkswagen ha invece indicato nella sua nota stampa che anche l’impianto centrale di Wolfsburg e la fabbrica di Emden produrranno veicoli a batteria sulla piattaforma MEB. Lo stabilimento di Braunschweig continuerà a sfornare i pacchi batteria destinati alla “vecchia” piattaforma MQB (che supporta modelli che spaziano dalla Golf alla Audi A3), ma si occuperà anche di sviluppare e produrre sistemi destinati a veicoli progettati a partire dal MEB.
Da questa stessa piattaforma sarà coinvolta anche la fabbrica di Kassel, dove saranno sviluppati gli organi della trasmissione e poi si procederà all’assemblaggio, oltre a produrre componenti del propulsore elettrico. Anche Salzgitter parteciperà al programma MEB fornendo componenti della trasmissione; inoltre dove ora nascono motori sorgerà un impianto pilota dedicato a celle e moduli batterie.