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Auto connessa in modo elementare, Watson

La divisione di intelligenza artificiale di IBM e GM si mettono insieme: occhio agli estratti conto adesso…

General Motors ed IBM hanno deciso di iniziare una partnership per mettere insieme le risorse dei rispettivi OnStar e Watson e creare OnStar Go, la prima piattaforma cognitiva al servizio della mobilità presentata da un gruppo automobilistico. Ad iniziare dall’anno prossimo OnStar, il servizio GM di connessione, navigazione ed assistenza disponibile anche in Europa per i clienti Opel e Cadillac, darà la possibilità a milioni di conducenti di veicoli GM la possibilità di connettersi ed interagire con opportunità inedite. La piattaforma invierà ai cruscotti contenuti personalizzati per rendere sempre più efficiente, sicuro e godibile il tempo passato in automobile.

La connettività di OnStar sarà abbinata alla tecnologia di intelligenza artificiale sviluppata per IBM Watson per rendere più semplice e comoda la vita dei guidatori: ad esempio per evitare il traffico in caso di scarsità di carburante, arrivare alla pompa di benzina col conto già pagato oppure ordinare un caffé o un té verde mentre si fa rifornimento (se ci si rifornisce di elettricità meglio il secondo, ancora per qualche anno). Inoltre l’abbinamento aumenterà il potenziale dell’infotainment di bordo, ampliando il servizio GM già offerto da alcuni dettaglianti e catene a partire dal 2015.

E proprio qui è il nocciolo. Nella maggior parte dei casi il servizio metterà il turbo alle offerte commerciali ed aziende come ExxonMobil o Mastercard hanno già aderito per non restare indietro nelle proposte ai potenziali clienti. Del resto, come ha sottolineato Phil Abram nella nota, “in media la gente in America passa oltre 46 minuti al giorno in auto e stiamo cercando modi di ottimizzare il loro tempo”. In altri termini di usarne una parte per vendere.

La GM stima di poter avere a fine anno 12 milioni di veicoli connessi sulle strade con hotspot Wi-Fi che permetteranno un flusso di informazioni e dati. Le aziende dicono che il sistema sviluppato con IBM sarebbe disponibile in oltre due milioni di veicoli americani che abbiano copertura Wi-Fi LTE (4G) per la fine del prossimo anno. Un bacino di utenti davvero ampio.

Watson dovrebbe essere un “consulente vendite” ideale: le proprietà sviluppate dall’intelligenza artificiale hanno ottenuto finora risultati straordinari in campi ben più difficili e delicati. Un recente articolo del New York Times ricordava ad esempio che il sistema sviluppato dalla divisione di I.A. di IBM ha nella capacità di interpretazione di una mole di dati smisurata la sua forza maggiore. Lo stesso può fare con gusti e preferenze.

Messo alla prova da alcuni ospedali, alla clinica dell’università della North Carolina Watson è stato testato su 1.000 diagnosi di cancro fatte da esperti in carne ed ossa e nel 99% dei casi è arrivato alle stesse prescrizioni degli oncologi. Ma nel 30% dei casi ha selezionato opzioni di cure sfuggite ai dottori umani: nella stragrande maggioranza dei casi perché presenti in articoli scientifici che i medici umani non avevano ancora letto. Così, non meravigliatevi se dopo aver sentito parlare i vostri bambini in auto, Watson suggerirà un cartone animato che a loro piacerà moltissimo ma che non avevano mai visto prima…


Credito foto di apertura: GM global media website