Torino tornerà da primato nell’auto grazie a Techrules?
Le piemontesi Italdesign e LM Gianetti saranno partner della società cinese che ha fatto stupire tutti a Ginevra
All’ultimo salone di Ginevra aveva fatto rumore presentando due ambiziosissime concept car battezzate AT96 e GT96: parliamo della cinese Techrules. I prototipi esibiti dalla società asiatica sfoggiano ben sei motori elettrici ciascuno, due anteriori e quattro gemellati dietro. E, soprattutto, vantano l’esclusiva tecnologia TREV (Turbine-Recharging Electric Vehicle), collaudata poco prima del debutto mondiale sul tracciato inglese di Silverstone.
Per realizzare una piccola produzione di queste supercar da oltre 1.000 cavalli, con accelerazione da 0-100 km/h in 2,5 secondi (sì, come la nuova Tesla Model S P100D in Ludicrous Mode…) i cinesi, avevano fatto sapere di essere a caccia di partner in Europa. William Jin, fondatore ed amministratore delegato di Techrules, non aveva fatto mistero di guardare anche all’Italia, e ieri Mathieu St. Pierre in questo post ha battuto tutti sul tempo svelando che i cinesi si appoggeranno a due aziende di Torino come GFG Progetti di Giorgio Giugiaro ed L.M. Gianetti.
Ovviamente l’azienda creata da Giorgio Giugiaro (dopo l’uscita da Italdesign ormai da tempo nell’orbita Volkswagen) si occuperà principalmente del design, mentre gli aspetti che riguarderanno la L.M. Gianetti saranno più quelli dell’ingegnerizzazione e della messa in produzione. La prima vettura vicina alla versione di serie dovrebbe esordire ancora a Ginevra l’anno prossimo. La produzione effettiva, attorno alle 25 vetture l’anno, dovrebbe essere distante dai due ai tre anni. In seguito i cinesi vorrebbero anche dedicarsi a modelli di volumi maggiori.
Intanto il matrimonio con protagonisti consolidati del mondo dell’auto servirà a Techrules per convincere i potenziali clienti di essere in grado di trasformare in realtà numeri quasi troppo belli per essere veri. Perché quello svelato sulle rive del Lago Lemano con la AT96 (una vettura con caratteristiche sostanzialmente da competizione alimentata a carburanti fossili tradizionali) e con la GT96 (alimentata a gas naturale o bio-gas) a tutti gli effetti si rivelerebbe il range extender più efficiente e generoso mai visto finora. Quella risorsa che a molti puristi dell’elettrico fa arricciare il naso e che BMW e GM hanno deciso di montare sulle proprie vetture elettriche più diffuse come i3 e Volt/Bolt, le supercar di Techrules sarebbero in grado di portarlo a livelli di potenza (come detto oltre mille cavalli) ed efficienza (quasi duemila chilometri di autonomia) mai visti prima.
Jason Torchisnky in questo post su Jalopnik.com faceva notare che scoprire una vettura effettivamente in grado di confermare quei numeri farebbe delle auto cinesi modelli cinque volte più efficienti della avveniristica Volkswagen XL1, che a sua volta aveva consumi tre volte più efficienti di una i3 o di una Bolt. L’azienda cinese afferma di avere dalla sua un asso nella manica: la micro-turbina, che genera abbastanza potenza da rendere sufficiente un motore elettrico da soli 20 kW. In particolare i signori Jin indicano nella soluzione dei cuscinetti ad aria della micro-turbina una svolta nell’efficienza.
Se hanno ragione, alla loro tecnologia sicuramente daranno la caccia presto molti noti protagonisti del mondo dell’auto. Intanto certamente il know-how di Giugiaro e L.M. Gianetti, oltre ad offrire al settore dell’auto di Torino un nuovo spazio, potrà loro essere d’aiuto nel far crescere il progetto. E non guasta che i proprietari andando a cercare partner in Europa paiano aver avuto la vista lunga. Perché proprio oggi l’agenzia Bloomberg ha rivelato che il governo cinese ha perso la pazienza con troppi candidati a costruire auto elettriche. Così userà presto le spicce per ridurre il bilancio demografico delle startup con la decisione usata per la demografia umana: da circa 200 attuali solo una decina potrebbero continuare a lavorare su progetti di auto elettriche…