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Attento, mondo: Ghosn ha nel cassetto la Dacia delle elettriche

Non c’è due senza tre: dopo i successi europei Dacia e Kwid in India, Renault vuole l’elettrica low-cost per la Cina a Wuhan

La notizia più interessante di questi giorni potrebbe averla data il quotidiano finanziario francese Les Echos: Carlos Ghosn ha in mente di demolire i costi delle auto elettriche ed ibride ed ha già in casa l’uomo giusto per riuscire nell’intento. E’ Gérard Détourbet, il tecnico che ha trasformato il marchio romeno Dacia in una formidabile macchina da guerra, gettando le basi per il successo commerciale di modelli low-cost come Logan e Sandero, che hanno dato un supporto sostanziale a Renault negli anni difficili in cui i mercati, specie europei, giravano a vuoto.

Détourbet dopo la Dacia è andato a inventarsi un altro mercato ultra-low-cost in India, mettendo sul mercato asiatico la Kwid che ha letteralmente messo sulla carta geografica Renault nel sub-continente. Un’auto da €3.500. Secondo Maxime Amiot, stavolta Ghosn vorrebbe ripetere per la terza volta il trionfo in Cina. Détourbet da diverse settimane ormai è un pendolare tra la sede indiana di Renault a Chennai e Wuhan, dove Renault ha una partner nella cinese Dongfeng. Les Echos ipotizza che si potrebbe partire con una soluzione-ponte come elettrificare la piattaforma della Kwid per poi passare oltre.

Ad oggi le elettriche Renault Zoe (appena potenziata nell’autonomia) e Nissan Leaf non hanno in comune praticamente nulla con la Renault “indiana”. Ma su una nuova vettura low cost veramente globale le economie di scala sarebbero formidabili. A cominciare da quelle riguardanti le batterie, i cui costi stanno già precipitando anche prima di integrazioni così ad ampio respiro. Sarebbero buone notizie per i fornitori cinesi, un po’ meno per quelli coreani, visto che Detourbet è famoso per cercare fornitori vicini ai centri produttivi, uno degli ingredienti dei prezzi contenuti delle sue auto, insieme alla semplificazione estrema nella progettazione.

Resta il problema del costo medio: anche con un prezzo di $145 dollari a kWh per le sole celle, stiamo ancora parlando di batterie con bassa autonomia. La Zoe ne ha ormai 41, e il costo (in Italia) si aggira sui €7.000. Ma è il genere di difficoltà e di sfida in cui Détourbet eccelle. Il giornalista tedesco Bertel Schmitt su Forbes ha scritto: “Al minimo, Détourbet manderà in pezzi la convinzione comune tra le case auto che $35.000 sia la base minima di partenza per una gamma di V.E.”. Prima di un mezzo a batteria vero e proprio è possibile che appaia su una vettura franco-cinese l’ibrido plug-in: magari su vetture come Clio o Captur, partendo da soluzioni viste sulla concept car Eolab presentata due anni fa a Parigi.


Credito foto di apertura: Olivier Martin-Gambier/Renault Italia media website