TRASPORTI

Nuova joint-venture vuole più idrogeno sui camion giapponesi

Il nuovo partenariato formato da Toyota, Hino e Isuzu punta a promuovere tecnologie sostenibili, in particolare con camion fuel cell: e Fukushima sarà un’area strategica per lo sviluppo

La notizia meno sorprendente riguardante partenariati di questo 2021 potrebbe essere quella di oggi che riguarda Toyota, Hino e Isuzu. Già legati da una precedente joint venture sullo sviluppo di motori diesel per i mezzi commerciali, adesso i due gruppi giapponesi saranno fianco a fianco in collaborazioni che riguarderanno elettrificazione, idrogeno, tecnologie di automazione e guida autonoma.

Il piano prevede anche una componente che riguarda il capitale: il primo gruppo globale per vendite di veicoli passeggeri acquisterà il 4,6% di Isuzu e a questo corrisponderà una reciprocità da parte del partner. I 39 milioni di azioni ordinarie Isuzu che Toyota acquista valgono 42,8 miliardi di yen, circa $400 milioni, e lo stesso importo rastrellerà Toyota.

Insieme Isuzu, Toyota e Hino (divisione del gruppo diretto da Akio Toyoda), controllano circa l’80% del mercato nazionale dei veicoli commerciali. Tra gli obiettivi delle tre case la realizzazione di una infrastruttura adatta a furgoni e camion giapponesi per il rifornimento di idrogeno, che nell’arcipelago del Pacifico si continua a vedere come un percorso primario per ridurre le emissioni di gas clima-alteranti.

Altre collaborazioni non sono legate alle emissioni direttamente, ma sono fattori che premono a quelle latitudini nel settore della logistica, come la carenza cronica di autisti per i veicoli commerciali con la guida autonoma affidabile ed efficiente ancora troppo lontana.

Tramite il supporto della connettività sempre crescente a bordo dei veicoli leggeri e dei camion i partner cercheranno di condividere dati per rendere le consegne giapponesi e la logistica più dinamica, al di là del fatto che i camion siano mossi o meno da idrogeno.

“Oggi è difficile identificare la strada corretta”, ha detto durante la conferenza stampa virtuale di oggi Toyoda. “e quindi dobbiamo provare e provare ancora. È attraverso questo processo di ripetizioni che Toyota è arrivata dove è arrivata”.

A parte la mutua presenza nel capitale azionario i partner fonderanno una joint venture chiamata Commercial Japan Partnership Technologies Corp. per promuovere tecnologie e servizi nei settori prescelti. L’80% del capitale sarà controllato da Toyota ed il 10% ciascuna da Hino e Isuzu.

Tra i primi programmi anche il sostegno al settore dei camion fuel cell, a cui Toyota e Hino da tempo hanno iniziato a lavorare. La prefettura di Fukushima, devastata da tsunami e incidente nucleare nel 2011, è la regione prescelta per mettere alla prova nel settore dei trasporti di merci una società basata sull’idrogeno e quindi avviata verso un futuro all’insegna della sostenibilità.

Nei giorni del decimo anniversario della tragedia, Toyoda ha visitato la città di Namie, ancora contaminata dalle radiazioni, e spera che le nuove tecnologie possano contribuire a risollevare l’economia di un’area così drammaticamente toccata.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Toyota Motor Corp.