AUTO

Il segnale che arriva da Wuhan (il virus non c’entra)

Renault resterà in Cina soltanto per produrre auto elettriche (come la piccola K-ZE) e furgoni: cederà le quote della joint-venture DRAC in Hubei al partner locale Dongfeng Motors

Il gruppo Renault ha comunicato formalmente l’uscita dal mercato cinese dell’auto convenzionale per concentrarsi interamente sulla vendita di auto elettriche e di veicoli commerciali sul primo mercato globale.

La casa francese pertanto ha deciso di vendere le quote nella joint venture DRAC Dongfeng Renault Automotive Company al partner locale Dongfeng Motor. Nel sito produttivo dell’area di Wuhan, sede nota adesso più per la correlazione con la crisi sanitaria che per la importante base manifatturiera lì presente da molti lustri, DRAC produceva Captur, Kadjar e Koleos.

L’attività Renault nei veicoli commerciali, col marchio Jinbei e localmente molto più graditi dei modelli passeggeri, continuerà attraverso un altro partenariato con Brilliance, gruppo che probabilmente è più noto in Occidente per la lunga collaborazione coi tedeschi di BMW.

Confermate invece le due joint venture Renault in Cina che riguardano auto elettriche: eGT New Energy Automotive e Jiangxi Jiangling Group Electric Vehicle. Solo la prima delle due produce finora un modello col marchio Renault: la piccola ed economica K-ZE.

Un’idea nata nel 2016 da una costola della Kwid per il mercato indiano e che stava iniziando ad affermarsi prima del blocco della produzione nella fabbrica di Shiyan, nella regione dell’Hubei come Wuhan.

Dongfeng, che nella regione ha in piedi fabbriche che lavorano per i partenariati con PSA ed Honda, continuerà ad assicurare l’assistenza ed i ricambi ai clienti delle Renault convenzionali. Secondo la nota ufficiale dalla collaborazione con Jiangxi Jiangling nasceranno quattro nuove auto elettriche entro il 2022.

Non è chiaro però se come avviene attualmente il marchio Renault non apparirà sui modelli prodotti a Nanchang. Finora il sodalizio ha prodotto auto con marchi locali, nessuno dei quali si è inserito tra i leader delle classifiche di vendite cinesi.

La situazione sul mercato cinese sembra puntare ad un ritorno allo status quo precedente al 2016, quando il solo marchio dell’Alleanza franco-giapponese presente era Nissan. Nel corso delle prossime settimane i ruoli sul mercato globale dell’auto tra Renault, Nissan e Mitsubishi dovrebbero precisarsi ulteriormente, pressati dalla crisi globale che richiede di minimizzare gli sprechi e ottimizzare i punti forti.

In termini geografici questo vorrebbe dire Europa ed Africa per Renault, Cina e Stati Uniti per Nissan e Sudest Asiatico per Mitsubishi. Ma questo è solo uno scenario geografico e non tiene conto dei potenziali collegati all’innovazione e alla sostenibilità.

E appare degno di un significato da rimarcare che il solo business destinato a sopravvivere col marchio francese sia quello collegato ad un prodotto a zero emissioni locali.

“Stiamo aprendo un nuovo capitolo in Cina. Ci concentreremo sui veicoli elettrici e sui veicoli commerciali leggeri, i due principali motori della mobilità pulita del futuro, e trarremo efficacemente vantaggio dal nostro rapporto con Nissan”, ha dichiarato nella nota stampaFrançois Provost, numero uno per l’area Cina del gruppo di Boulogne-Billancourt.

Presto la piccola elettrica City K-ZE resterà l’unica auto col marchio Renault acquistabile sul mercato cinese (credito foto: Zulong Jiang/Beijing Studio via ufficio stampa Groupe Renault)
Credito foto di apertura: Olivier Martin-Gambier via ufficio stampa Groupe Renault