ENERGIA

A lungo termine le auto elettriche “costeranno” 3,3 milioni di barili alla domanda di petrolio

Lo sostiene il World Energy Outlook 2018: il volume stilato dagli analisti della IEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, ha preso in esame gli scenari globali da oggi fino al 2040

La pubblicazione del World Energy Outlook 2018 è il momento in cui si può verificare la percezione del potenziale di crescita della mobilità elettrica da parte dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, un organismo che spesso non è stato benevolo nel valutare le prospettive di quello che non è economia convenzionale, basata sui combustibili fossili.

Quest’anno la previsione sulla finestra di picco del petrolio, una delle più attese abitualmente, indica che la domanda non supererà il suo massimo prima del 2040, quando raggiungerà i 106,3 milioni di barili giornalieri. Quello che vale la pena di rilevare è però che la crescita media dei consumi si attesterà in modo stabile sui 250.000 barili giornalieri tra 2025 e 2040, rispetto ad una crescita che appunto fino al 2025 sarà al ritmo di 1 milione di barili.

Si fa fatica a trattenere l’osservazione che proprio nella seconda parte della prossima decade ci si attende che la produzione di veicoli elettrici inizierà a dilagare. L’IEA non fa una considerazione così esplicita. Però comincia a lasciare trapelare più rispetto per l’eventualità che il parco circolante silenzioso possa diventare un fattore dirimente dell’assetto della mobilità e quindi del consumo di energia.

Se il World Energy Outlook 2018 conferma la precedente ipotesi per il 2040 di un parco circolante elettrificato di 300 milioni di unità (su 2 miliardi di veicoli totali, l’80% più di quelli dell’anno scorso), in questo aggiornamento valuta però che i veicoli elettrici possano ridurre la domanda di petrolio di 3,3 milioni di barili giornalieri. Lo scorso anno aveva ipotizzato un effetto di contrazione sulla domanda più limitato: 2,5 milioni di barili.

Secondo la IEA in quei due miliardi di veicoli conterà molto anche la futura efficienza delle auto convenzionali: taglierà 9 milioni di barili di domanda giornaliera. La domanda di petrolio del settore trasporti, inclusi aria e mare, salirà da 41 milioni di barili del 2017 a 44,9 nel 2040. L’industria chiederà 23,3 milioni di barili giornalieri, contro i 17,8 dell’anno scorso. Calerà invece all’inizio degli anni ’40 nei paesi avanzati la domanda: 400.000 barili in meno.


Credito foto di apertura: ufficio stampa RWE