AUTO

GM metterà il Super Cruise su tutte le Cadillac e dal 2020 su tutti i marchi

Dai robo-taxi di Cruise Automation ai sistemi semi-autonomi di Livello SAE 2 adesso General Motors vuole puntare tutto su sensori, chip e tecnologie avanzate

General Motors non si accontenta di voler contendere a Waymo lo scettro di azienda coi veicoli autonomi più avanzati, grazie ai robo-taxi sviluppati da Cruise Automation che presto entreranno in azione a San Francisco. No, adesso vuole il primato anche nel campo dei sistemi semi-automatici.

Perciò oggi ha annunciato di voler espandere la disponibilità del suo Super Cruise, il sistema che permette di guidare senza le mani sul volante sulle autostrade nordamericane, dalla sola attuale Cadillac CT6 a tutta la gamma della marca di lusso statunitense.

Dopo un anno e mezzo di esclusiva per tutta la clientela Cadillac, il Super Cruise diventerà accessibile anche per gli altri marchi General Motors: da Buick a GMC.

La reputazione di affidabilità ed efficacia del Super Cruise si è fatta strada tra la clientela, che sempre più spesso ai concessionari dei marchi GM fa domande sui costi e la disponibilità.

Il Super Cruise ha esordito sulla Cadillac CT6 model year 2018, e si affida alla mappatura preliminare di grande precisione realizzata su 130.000 di autostrade nordamericane mediante LiDAR ed altri sensori ad alta definizione.

Orientarsi su queste mappe consente a questo dispositivo semi-autonomo di Livello 2 SAE di salire ad un gradino superiore secondo i migliori tester dei media specializzati americani, rispetto al più efficiente ed affidabile dei cruise control adattivi della concorrenza, non esclusi quelli giapponesi e tedeschi.

Rispetto a sistemi  rivali come l’Autopilot di Tesla fin dall’inizio il sistema è partito puntando sulla capacità di tenere il guidatore in gioco, per quanto a lungo possa tenere le mani staccate dal volante, usando riconoscimento facciale e dell’espressione con sensori ad infrarossi per accertarsi del livello di attenzione, con l’opzione di chiamare i servizi di emergenza tramite il sistema OnStar nei casi limite.

Accanto alla disponibilità a 360° del Super Cruise su tutte le Cadillac intende anche ampliare quella della comunicazione V2X tra veicoli portandola su un crossover nel non vicinissimo 2023 (forse su un Chevy, forse un GMC).

Si tratta in questo caso della possibilità di due veicoli oppure di un veicolo e un altro dispositivo di comunicare tra loro anche fuori vista: ad esempio per segnalare veicoli fermi o fuori strada.

Finora General Motors aveva supportato il sistema DSRC a bassa latenza, ma di recente le promesse ed i minori costi legati ai sistemi V2X basati sulla rete cellulare 5G sembrano portare anche il gruppo americano verso la soluzione più recente. Anche perché il mercato numero uno al mondo (anche per GM), la Cina, pare avere ormai deciso di puntare sul 5G per le comunicazioni e ogni gruppo dovrà attrezzarsi per vendere quello che quel paese vorrà comprare.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Cadillac