L’Istituto Europeo di Design di Torino a Ginevra con un buggy elettrico
Lo Hyundai Kite è il risultato del lavoro di una quindicina di studenti del biennio della prestigiosa scuola torinese, una tesi all’insegna della mobilità sostenibile
L’Istituto Europeo di Design ha appena inaugurato a Torino lo IED mobility lab, il laboratorio di innovazione e sviluppo sulla mobilità del futuro, che punta a mettere in relazione forme e funzioni espresse dal design con le sempre più variegate istanze connesse al movimento di persone e cose nelle città e al di fuori di esse.
Uno dei primi risultati delle attività dello IED mobility lab che si muove sotto la supervisione di Luca Borgogno (un ex-studente che da anni collabora con la sede mentre la sua attività spazia da Pininfarina a Lamborghini) lo potremo vedere al prossimo salone dell’auto di Ginevra.
Sulle rive del Lago Lemano, a partire dal prossimo 6 marzo sarà presentata la più recente concept car realizzata dallo storico Master in Transportation Design (coordinato da Alessandro Cipolli) in collaborazione con lo European Design Center Hyundai: il Kite. Si tratta di modello in scala 1:1 a cui hanno messo mano 15 studenti provenienti da quasi tutti i continenti.
Di questo buggy a due posti finora sono state comunicate le dimensioni: sarà lungo 3.745mm (12.2 feet), largo 2.235mm (e con un passo di 2.580 mm) ed alto 1.455mm. La propulsione è elettrica. Le zero emissioni e il nome (kite è la parola inglese per il nostro aquilone), sono quanto mai in tema con la marca coreana: che ci risulti Hyundai è l’unica casa auto a vendere un aquilone tra i suoi accessori…
Il concept Hyundai Kite, spiega la nota della scuola di Torino, è frutto inoltre della partecipazione progettuale avviata dalla sede con una selezione di aziende leader dalla risonanza internazionale: a cominciare da Gruppo Sila, partner del progetto per quanto riguarda la trasmissione.
Tra i partner tecnici sono presenti anche Sabelt, che si occuperà presumibilmente di dotazioni di sicurezza (e magari dei sedili), OZ che ha fornito cerchi in stile “Baja California”, e Protocube Reply, a cui sarà affidata una esperienza di realtà virtuale che i visitatori di Ginevra potranno scoprire in prima persona.