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La crescita che passa per l’innovazione vale $1 miliardo, per cominciare

Il nuovo fondo Alliance Ventures punta a moltiplicare ed accelerare l’accesso di Renault, Nissan e Mitsubishi alle tecnologie sviluppate dalle startup globali

Quanto vale la pena di investire nell’innovazione che sta sommergendo il mondo automotive a tutti i livelli? $200 milioni nel solo 2018 e $1 miliardo nei prossimi cinque anni, è la risposta che Carlos Ghosn ha dato stanotte dal CES di Las Vegas. I più grandi gruppi dell’auto o, come in questo caso, l’Alleanza stretta da Renault, Nissan e Mitsubishi cercano l’aiuto di alcune delle più piccole ma più vivaci startup globali.

Come ha ricordato l’agenzia Bloomberg, con Alliance Ventures i partner franco-giapponesi seguono le orme di rivali come General Motors (che ha creato GM Ventures LLC), il gruppo BMW Group (che insegue spinout e piccole aziende con il suo i Ventures) e Toyota Motor Corp. che è molto attiva col suo Toyota AI Ventures e non solo nell’intelligenza artificiale, come suggerirebbe il nome del suo fondo.

Ghosn ha voluto al vertice di Alliance Ventures François Dossa, per formazione proprio un banchiere d’investimento, con già sei anni di carriera spesa all’interno dell’Alleanza. Nel nuovo fondo Renault e Nissan saranno presenti con una quota del 40% ciascuna, mentre Mitsubishi provvederà al restante 20%. L’iniziativa si affianca a spese di ricerca e sviluppo che complessivamente per le marche che aderiscono ammonta già a circa $8,5 miliardi l’anno.

Per il nuovo progetto, che dovrà tenere d’occhio tutti i più interessanti sviluppi in tecnologie dell’autonomia, delle batterie e dell’intelligenza artificiale è indispensabile un’impronta globale. Si comincia quindi con sedi a Parigi, nella Silicon Valley, a Yokohama e Pechino, cui si potrebbero aggiungere presto avamposti in Israele ed India.

Ghosn ha detto che l’approccio adottato “consentirà di investire e collaborare con startup ed imprenditori della tecnologia, che beneficeranno delle dimensioni globali dell’Alleanza. Questo nuovo fondo riflette lo spirito collaborativo e l’atteggiamento imprenditoriale che è il cuore della nostra Alleanza”.

Le startup che diventeranno partner del fondo avranno una corsia preferenziale nella collaborazione con tutti i marchi associati. Inoltre la collaborazione tra una casa ed una startup per sviluppare un concetto o un sistema diventerà accessibile anche alle altre marche evitando che si duplichino progetti inutilmente.

C’è già il primo risultato per il fondo: un investimento nella Ionic Materials Inc. di Woburn, Massachusetts. Un’azienda che lavora a batterie per l’impiego nei veicoli elettrici che si caratterizzano per impiegare elettroliti allo stato solido del tutto privi di cobalto, materia prima la cui volatilità da alcuni critici dell’elettrificazione è stata additata a possibile “collo di bottiglia” per la crescita del successo dell’auto elettrica.


Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale Nissan