AUTO

La BMW i Vision Dynamics non delude le attese, eccetto nel nome

A Francoforte svelato un bel concept elettrico quattro porte da 600 chilometri di autonomia e brillantezza all’altezza del dinamismo bavarese

Quanto è passato dalla presentazione dell’interessantissimo concept Next100? Un anno solo, e BMW a Francoforte ne presenta un altro che si chiama i Vision Dynamics, forse il suo solo punto debole. Speravamo in un “Next i5” o qualunque nome scelto per confermare che il concept diventerà concreto presto. In effetti non così presto: dal 2021.

Forse per questo non poteva chiamarsi i5. O forse perché a Monaco di Baviera hanno concluso che, prima di farci scoprire la futura i5, fosse necessaria un’altra “immersione” nella filosofia elettrizzante che dovrà permeare il futuro dell’automobile. Anzi, della mobilità.

O forse perché c’era anche un po’ di esitazione a mostrare nello stesso stand al salone tedesco un oggetto di rottura come questo concept che media e pubblico possono vedere ora in Germania ed un mega-SUV come il  Concept X7 iPerformance che sembra andare nella direzione opposta, con solo la foglia di fico dell’ibrido a mitigare una visione che proprio di avanguardia non è.

Chi ha progettato la nuova i Vision Dynamics invece, di compromessi non deve aver proprio mai sentito neppure accennare. Così la vettura che dovrebbe collocarsi degnamente (anzi brillantemente visto quanto è importante il segmento) tra la BMW i3 e la i8 si distingue subito per il “naso” allungato e per le maniglie integrate nella carrozzeria. Sì, lo avete già visto sulla Tesla, ce ne siamo accorti.

Ma a noi piace, come ci piace che ai designer che a Monaco di Baviera hanno avuto tra le mani la calandra sia stato chiaro che un veicolo elettrico non ha bisogno di prese d’aria anteriori. Infatti la calandra è stata disegnata e realizzata ben chiusa: la tradizione va bene, ma funzionalità è qualcosa che dovrebbe andare di pari passo con le forme e in questo caso è stato così.

Adrian van Hooydonk, che del settore design è il numero uno in BMW, ha spiegato le cose in modo più filosofico: “Oggi BMW i Vision Dynamics combina la mobilità elettrica coi valori fondamentali di BMW: dinamismo ed eleganza. Dimostriamo dunque come la gamma di prodotti ed il linguaggio di progettazione di BMW i possano essere sviluppati in altri concetti“.

Concetti che, come da poche ore l’amministratore delegato Harald Krüger aveva sottolineato, saranno sempre più numerosi e onnipresenti, visto che si tratterà di far arrivare sui mercati globali 25 nuovi modelli elettrificati entro il 2025: 12 nativi elettrici e 13 ibridi ricaricabili, versioni queste ultime che stanno aiutando la casa di Monaco ad arrivare a record di consegne per il 2017 nel settore degli elettrificati nel complesso.

Oltre a non vedere l’interno, in attesa di decidere magari se ci sarà il volante oppure no, BMW ha fornito informazioni col contagocce sulle caratteristiche tecniche. Ma una è decisiva: i clienti della casa dell’elica della prossima decade potranno contare su almeno 600 chilometri di autonomia tra una ricarica e l’altra. E la quattro porte tedesca oltre a poter arrivare ai 200 km/h saprà anche accelerare da 0 a 100 km/h in quattro secondi. Come fosse una attuale, brillante M4, ha subito precisato il numero uno della tecnica BMW Klaus Froelich in un video che potete trovare su YouTube…

BMW i Vision Dynamics Francoforte 2017
La quattro porte a trazione posteriore vista al salone 2017 prefigura la i5 e avrà autonomia di 600 km (credito foto: ufficio stampa internazionale BMW Group)

Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale BMW Group