AUTO

California banco di prova delle prossime Volkswagen elettriche

L’accordo sul dieselgate è arrivato, ed ora per la casa di Wolfsburg dal 2019 tornerà determinante il successo americano

Venerdì scorso Volkswagen ha confermato che il giudice federale americano Charles R. Breyer ha approvato l’accordo da $225 milioni con cui la spinosa questione del dieselgate si avvia a risoluzione. Lo stesso giorno, peraltro, l’agenzia californiana preposta al monitoraggio dell’ambiente CARB ha diffuso una propria nota in cui oltre a indicare come saranno spesi i $66 milioni che la transazione assicura allo stato del Pacifico, viene svelato un particolare che influirà sui piani del marchio di Wolfsburg.

Oltre ad impegnarsi in un paio di progetti con due Green City (ancora da designare), in cui svilupperà programmi di ride sharing con veicoli elettrici, di trasporto pubblico e merci, Volkswagen avrà anche un altro obbligo da rispettare.

Come si legge nella nota rilasciata dal CARB: “Volkswagen contribuirà al mercato dei veicoli a zero emissioni della California presentando due nuovi modelli a zero emissioni, oltre alla e-Golf elettrica o alla sua sostituta, entro il 2019“.

Questa misura aiuta a chiarire l’accelerazione vista negli ultimi mesi sui progetti della marca tedesca sulla piattaforma elettrica, a cominciare dall’anticipazione al 2019 del primo modello basato sulla piattaforma MEB dello stabilimento di Zwickau. Non che prima la casa diretta da Herbert Diess di recente avesse dormito sulla produzione elettrica, anzi. Ai saloni di Parigi, Detroit e Shanghai ha presentato nell’ordine i concept I.D. hatchback, I.D. Buzz e I.D. Crozz.

Per i due mezzi più piccoli basati sulla nuova piattaforma MEB ha indicato come data di produzione il 2020, mentre per l’erede a batteria del Bulli aveva lasciato un punto interrogativo sulla effettiva produzione. Il 2020 è una data che potrebbe andare bene per l’ingresso in California di una delle varie versioni in arrivo.

Per rientrare nei termini previsti dall’accordo con il CARB occorre però che un altro SUV elettrico sia messo in commercio entro il 2019. Decidere quale dei vari I.D. fin qui visti si debba trattare è una scelta che può avere conseguenze importanti sull’accoglienza della futura gamma elettrica Volkswagen.

Per chi stia pensando all’eventualità che i tedeschi reagiscano all’ingiunzione con una compliance car, come è stato il caso della 500 elettrica californiana per FCA, la strada è però sbarrata. Infatti, per evitare che siano messi sulle strade californiane veicoli elettrici creati con soluzioni di seconda mano, l’agenzia di Sacramento ha preteso che Volkswagen debba vendere almeno 35.000 di quei modelli elettrici (e-Golf inclusa) tra 2019 and 2025.

Nei primi tre mesi dell’anno nell’intera America le Volkswagen elettriche vendute non arrivavano a mille. Insomma Diess & C. dovranno anche essere certi di presentare modelli che al pubblico del Golden State piacciano. E il fatto che si stato deciso che già nel 2019 si possa vedere il primo veicolo uscire dalla fabbrica di Zwickau fa pensare che stiano lavorando proprio per questo.

Così, per il destino di Wolfsburg, oltre al non perdere colpi sul mercato numero uno globale (Cina) torna di attualità inseguire il successo in un’area che ha sempre dato problemi: gli Stati Uniti. E sarà la California banco di prova decisivo.

volkswagen elettriche california